Amusement a Londra: un mercato in crescita tra dubbi e certezze

 

Mai in tutto il percorso di vita del gioco e dei casino online si è vissuta così tanta incertezza: chi vuole il gioco e chi non lo vuole ed ora si arriva persino a “dubitare del gioco senza vincita in danaro”. Quindi del divertimento puro che, sino a questo momento, aveva avuto una “vita propria” e non dipendente dal “gioco maggiore con vincita in danaro”, ma sopratutto quel divertimento puro che aveva avuto i “suoi” alti e bassi dipendenti “solo” dal mercato. Ora, il suo destino invece viene accomunato al gioco maggiore venendo sottoposto quasi alle stesse sue ristrettezze, cominciando con un paradosso che vengano impediti questi giochi (senza vincita in danaro) ai minori, categoria di “clienti” per i quali l’amusement è stato creato. La premessa è assolutamente necessaria in quanto va a spiegare con quanti dubbi e quante poche certezze si sia aperta la fiera dellAmusement Eag, ospitata da Londra insieme a Vae Expo. L’Italia è fortemente rappresentata, in ogni caso, in questo evento nonostante i problemi che questo comparto del gioco continua ad avere: anzi, che accresceranno visto che si aspetta la prossima entrata in vigore di regole tecniche che imporranno ulteriori restrizioni alla distribuzione dei giochi, regolando in modo definitivo una parte dell’intrattenimento che, sino ad oggi, è rimasta in una sorta di “limbo” come quella delle ticket redemption. Il che sta facendo alquanto discutere su questo segmento di gioco. Quando si parla di “prossima entrata in vigore” si usa certamente un eufemismo, poiché i tempi di pubblicazione risultano ancora sconosciuti nonostate il decreto ministeriale predisposto dai Monopoli di Stato avesse ottenuto il via libera anche del Dipartimento Imprese della Commissione Europea. Anche gli stessi Monopoli si pongono questa domanda, poiché rimane senza una ragione nota la mancata pubblicazione che sarebbe anche interessante dato di conoscere. L’urgenza di “avere notizie certe” dipende dalla prossima scadenza del 16 marzo, ultimo termine per il pagamento dell’Isi (imposta sugli intrattenimenti) dovuta dagli operatori per ogni prodotto di gioco di questo segmento. Da qui discende la richiesta di chiarimenti tanto più se si pensa che le nuove misure dovranno essere attuate, sempre dai Monopoli, attraverso una serie di provvedimenti che disciplineranno i vari ambiti. Uno tra tutti, l’introduzione dell’omologazione obbligatoria per qualunque gioco, con l’eccezione di quelli meccanici per i quali si è prevista una procedura “light” ancora tutta da vedere e definire. Con tutte queste premesse, dubbi ed insicurezze diventa fondamentale capire quali intenzioni abbia il Ministero nei confronti del settore del gioco e dei casino online legali visto che da queste intenzioni e da questa pubblicazione dipende un comparto intero dell’industria del gioco che, pur essendo ancora oggi un settore “di nicchia”, rappresenta in ogni caso una parte “rilevante” dell’economia del nostro Paese. Ma sopratutto, permette di garantire quella differenza tra il gioco con vincita in danaro e quello senza premio in danaro. E di questo l’Esecutivo dovrebbe tenerne assolutamente conto ed incentivare questo segmento e non ostacolarlo… ma le cose stanno così e non rimane che attendere ed ottenere spiegazioni. Come, sempre il nuovo Esecutivo, dovrebbe tenere presente che nonostante le difficoltà in cui si trovano ad operare tutti gli addetti ai giochi del settore dell’amusement, il segmento “tiene duro” e riesce, anche a trovare una sorta di “nuovo slancio” che gli ha fatto chiudere lo scorso 2016, così irto di difficoltà, con una crescita rispetto all’anno precedente.