Cardio chirurgia a Padova si riorganizza per abbattere i tempi d’attesa mantenendo l’eccellenza delle prestazioni sanitarie

 

Luciano Flor, Direttore Generale dell’A.O. di Padova ha come obiettivo la riduzione dei tempi d’attesa in chirurgia. “Il paziente deve essere la centralità per quanti operano in questa complessa organizzazione. La nostra offerta è ampia, essendo un Centro Hub ma dobbiamo migliorare con l’obiettivo di ridurre i tempi d’attesa di chi si rivolge a questa struttura”.

L’organizzazione ospedaliera in accordo con la Regione del Veneto e in sinergia con il team cardiochirurgico che dispone di 2 sale operatorie, 35 posti letto, 12 posti in terapia intensiva e 7 in terapia sub-intensiva per i trapianti, oltre a 198 figure professionali tra medici e sanitari, ha potenziato la struttura e riorganizzato il sistema allungando l’orario di attività nelle sale operatorie passando da 80 a 100 ore/sett. dalle 8/14 alle 8/18 con almeno 6/7 sedute in più a settimana. Sono stati aumentati inoltre i posti letto di terapia intensiva da 7 a 12 e inseriti nel team che contava già 110 infermieri, ulteriori 18 collaboratori professionali infermieristici garantendo sempre nei turni di tutto il personale, l’orario di 38 ore settimanali.
In pochi mesi da settembre 2016 la lista d’attesa, stimata in 8/9 mesi di tempo, ha raggiunto i 30 giorni previsti al netto delle emergenze. La Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova diretta dal Prof. Gino Gerosa è intervenuta in soli 6 mesi su più di 200 pazienti in lista scongiurando così pregiudizio alla prognosi sul 90% delle persone in classe di priorita’ A: casi clinici con possibilità di aggravamento al punto da diventare emergenti.

Il trend della Cardiochirurgia nel 2017 è di 1296 ricoveri e di 1532 atti cardiochirurgici.

La cardiochirurgia è annoverata come primo Centro in Italia per numero di trapianti (39) effettuati nel 2016, dati riportati dal CNT – Centro Nazionale Trapianti, e primo Centro in Italia per numero di impianti VAD effettuati (100) dal 2010 al 2015 – dati ITAMACS registro italiano delle assistenze meccaniche e cuore artificiale totale. Due primati che conferiscono a Padova il ruolo di Centro leader nel trattamento dell’insufficienza cardiaca

terminale, patologia ad elevata complessità assistenziale che, in assenza di trattamenti specifici, è a prognosi infausta.

Da anni in prima linea nell’impiego di VAD e cuori artificiali, la Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova, ha visto il Prof. Gino Gerosa all’opera con numerosi primati:

2002 – trapianto di cellule staminali nel cuore;
2007 – 1° trapianto di cuore totale artificiale 70 cc in Italia;
2012 – 1° trapianto al mondo di Jarvik 2000 (LVAD) con rivoluzionaria tecnica mini-invasiva chirurgica e di perfusione;
2014 – nuovo intervento mininvasivo impianto di Neocorde mitraliche TOP-MINI per riparazione valvola mitrale a cuore battente, unico Centro in Italia;
2015 – 1° Cardiowest 50 cc impiantato in Italia e per la prima volta al mondo su giovane trapiantato di 26 anni;
2015 – 1° intervento al mondo combinato, microinvasivo, dalla punta del cuore, senza aprirlo. In contemporanea correzione delle valvole aortica e mitralica sempre a cuore battente;
2016 – 1° intervento al mondo di riparazione della valvola mitrale con anello rigido inserito a cuore battente per via trans catetere.

Il Centro di Cardiochirurgia di Padova è annoverato tra i più all’avanguardia del mondo e offre trattamenti chirurgici per la totalità delle cardiopatie (circa 800 TAVI dal 2007 ad oggi, 150 plastiche mitraliche TOP-MINI dal 2014 ad oggi – maggior casistica al mondo; 3 casi di anello mitralico trans apicale Amend) ed è attrezzato di ECMO macchina cuore-polmone anche trasportabile per pazienti extra Regione, consentendo l’utilizzo a pazienti in arresto cardiaco.
912 sono i trapianti eseguiti ad oggi in questo Centro.

La Cardiochirurgia di Padova sta attualmente sviluppando nuove prospettive terapeutiche di medicina rigenerativa, tessuti e organi riprodotti in vitro. Vengono utilizzate le tecniche di ingegneria tissutale e il ripopolamento con IPS (cellule staminali pluripotenti) con possibilità di testare in questi modelli nuovi farmaci. Nel Centro vengono impiegate le stampanti 3D per planning chirurgico.

Dal 2 al 5 dicembre 2017 (50 anni dopo il primo trapianto di cuore al mondo effettuato dal Prof. Christian Barnard) a Città del Capo, Sud-Africa – le celebrazioni ufficiali. Padova è stata invitata a portare un contributo: “Padova ancora pioniera” per il merito che la Cardiochirurgia patavina ha esportato nell’innovazione sul cuore.