Porte apaerte all’Ira di Padova dove si coltivano anni sereni per gli ospiti

 

altPalazzo Bolis, il Centro Servizi per Anziani di Selvazzano Dentro di AltaVita-IRA – Istituzioni Riunite di Assistenza di Padova, dopo avere aperto le proprie porte accogliendo i propri ospiti si apre ora alla cittadinanza. Sabato 25 ottobre alle 11.00 il Centro, situato in Piazza Beatrice de Claricini 12, verrà aperto al pubblico per offrire la possibilità di conoscere questa importante realtà situata sul territorio padovano e soprattutto di Selvazzano.
Oltre alle due residenze del complesso, Monte Rua e Monte Venda che ospitano 120 persone, sarà possibile visitare il Centro Diurno Monte Grande, aperto agli ospiti lo scorso mese di settembre e dedicato agli anziani che desiderano ritornare presso le loro abitazioni nelle ore notturne. Sarà inoltre possibile conoscere le numerose attività di animazione che il Centro offre, e che oltre all’intrattenimento hanno lo scopo di stimolare cognitivamente l’anziano riuscendo a rallentare, impedire o addirittura regredire fenomeni quali il deterioramento cognitivo. Il Coro è una di queste attività. Formato dalla volontaria Paola Cesaron è fra quelle più gradite dagli ospiti, i quali vi hanno aderito in oltre quaranta. Il Coro di Palazzo Bolis accompagnerà la messa che si celebrerà alle 16.15 in occasione della manifestazione di sabato 25 ottobre.
Fra le altre attività vi è l’ortoterapia, realizzata su vasi in modo da consentire di parteciparvi anche agli ospiti non deambulanti, l’attività con musica dal vivo e ballo effettuata anche per stimolare l’attività motoria, i laboratori creativi.
La giornata, intitolata “Palazzo Bolis apre le porte”, vedrà il saluto del presidente AltaVita-Ira Stefano Bellon e gli interventi del sindaco di Selvazzano Dentro e presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Antonio Finotti, del direttore ULSS 16 Urbano Brazzale.
Nel corso della manifestazione verrà scoperta la targa commemorativa dedicata alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in segno di riconoscenza per il contributo erogato a favore della realizzazione della struttura.