Gli assistenti sociali del Veneto bocciano Luca Zaia: “Troppi tagli su fasce deboli della popolazione aumenteranno effetti della crisi”

 

Il Veneto rischia un pesante taglio di risorse per il welfare, soprattutto ai danni di minori, emarginati e donne vittime di violenza. Con una lettera-appello rivolta al Presidente Luca Zaia, all’Assessore ai Servizi Sociali Davide Bendinelli, al Presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e a tutti i Consiglieri regionali, l’Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto lancia l’allarme sul Bilancio regionale di Previsione 2015 della Regione.
«In una fase di grande difficoltà per molti cittadini a causa della crisi economica – dice il presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto Vittorio Zanon – dobbiamo evitare la riduzione di risorse per le politiche sociali. Il rischio è un vero e proprio collasso del sistema del welfare regionale e una rottura definitiva di quella rete sociale che ha contribuito a mitigare gli effetti della crisi economica. Sappiamo bene che la Regione deve fare i conti con il necessario rigore e pure con pesanti tagli da parte dello Stato, ma chiediamo a Giunta e Consiglio di rivedere le scelte sui capitoli relativi al welfare per i quali non servono ulteriori riduzioni, ma incrementi, come pure scelte per una maggiore efficienza nella gestione».

Minori, immigrati, donne, vittime di violenza e abusi: sono questi gli ambiti in cui i tagli previsti sono più pesanti, senza contare la scure dello Stato sul fondo per la non autosufficienza, che subisce un taglio di oltre 27 milioni di euro (-85% rispetto allo scorso anno) e sul fondo per le politiche sociali, che perde 24,5 milioni di euro (-72% sul 2014). Nella lettera (in allegato) gli Assistenti Sociali veneti espongono le loro preoccupazioni su diversi punti del Bilancio.
«L’azione di prevenzione e cura della società – sottolinea Zanon – è un grande investimento per il futuro e per la sicurezza sociale delle comunità in cui viviamo: serve più coraggio. Inoltre i servizi sociali non possono continuare a lavorare subendo un continuo stillicidio di tagli e decurtazioni: serve una programmazione che metta chi lavora in condizioni di farlo con un minimo di serenità

Il Consiglio regionale dell’Ordine ha così ricostruito, area per area, una “mappa” dei tagli rispetto al bilancio 2014, di cui una parte importante è legata all’azzeramento o alla riduzione di fondi

AREA MALTRATTAMENTO ABUSO SESSUALE MINORI E DONNE

Capitolo 61237: meno 30% (- 150.000 euro) delle risorse per programmi specifici di prevenzione/presa in carico dei minori abusati.

Capitolo 61460: meno 50% (- 100.000 euro) delle risorse per l’integrazione sociale di persone vittime di tratta, sfruttamento e violenza.

Capitolo 101878: azzerato (- 200.000 euro) il finanziamento specifico per i Centri antiviolenza e le Case rifugio per le donne e i minori.

AREA INFANZIA (asili nido e aziendali, servizi socio educativi per l’infanzia) 
Capitolo 100012: meno 30% (- 6.500.000 euro) delle risorse destinate al sostegno di iniziative a tutela dei minori (asili pubblici e privati).

Capitolo 101143: azzerato (- 739.385 euro) il fondo statale destinato agli interventi per la realizzazione del piano straordinario di intervento per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio educativi per l’infanzia.

Capitolo 100235 azzerato (-5.372.777 euro) il fondo statale per gli asili nido, interventi per lo sviluppo degli asili nido e nidi aziendali (art.70 L. 418/2013).

AREA POLITICHE GIOVANILI
Capitolo 101159: meno 25% (- 500.000 euro circa) delle risorse del fondo statale per le politiche

AREA NON AUTOSUFFICIENZA
Capitolo 101206: meno 85% (- 27.526.456 euro) delle risorse del fondo statale per la non autosufficienza. La Regione ha messo in previsione proprie risorse aggiuntive per complessivi 900.000 euro sul capitolo 101383.

FONDO NAZIONALE POLITICHE SOCIALI
Capitolo 102039: meno 72% (- 24.500.000 euro) delle risorse del fondo statale per le politiche Capitolo 61355 e Capitolo 61356: complessivamente il taglio è di 470.000 euro. Si passa da 1 milione di euro nel 2014 a 530.000 euro nel 2015.

AREA EMERGENZA SOCIALE
Capitolo 100766: azzerati (-100.000 euro) i fondi per i servizi destinati a persone in povertà estrema e senza dimora. In quest’area rientra anche il capitolo 101852, relativo al fondo regionale per l’erogazione di contributi per le famiglie in difficoltà (art. 11 LR 3/2013). In questo caso il progetto di legge prevede la conferma di un azzeramento, deciso nel 2014, delle risorse per il fondo, che nel 2013 ammontavano a 2.800.000 euro.