Trapianti: Padova si conferma polo di livello nazionale

 

Come da link del report nazionale dei dati di attività di trapianto in Italia del 2015, evidenziato sul sito del Ministero della Salute – Centro Nazionale Trapianti

http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=2505

per Padova il 2015 è stato un anno eccezionale per l’attività trapiantologica. L’Azienda Ospedaliera di Padova si conferma polo di eccellenza della trapiantologia italiana, con un’attività che è al top delle classifiche per le principali tipologie di organi trapiantati.
Un risultato eccellente sempre riferito al 2015 è quello della UOC Trapianti Rene e Pancreas diretta dal Prof. Paolo Rigotti, che non solo rappresenta il Centro italiano con la maggiore attività di trapianto di rene da donatore deceduto (90 trapianti nel 2015), ma svetta rispetto agli altri Centri per l’attività di trapianto di rene da donatore vivente, con 53 trapianti eseguiti (tutti con 100% di sopravvivenza dei pazienti e degli organi) su un totale di 301 trapianti da donatore vivente eseguiti in Italia; l’Unità Operativa esegue anche il trapianto di pancreas e si colloca al secondo posto in Italia con 10 casi trattati nel 2015 a fronte di un’attività complessiva di 50 casi.
L’Azienda Ospedaliera di Padova si colloca al secondo posto come numerosità di casi trattati per il trapianto di cuore con 27 trapianti eseguiti, Centro Trapianti Cuore – Prof. Gino Gerosa, e di polmone con 18 trapianti, Centro Trapianti Polmone – Prof. Federico Rea, mentre i 77 trapianti di fegato, Centro Trapianti Fegato – Prof. Umberto Cillo, vedono Padova al quarto posto in Italia.

L’Azienda Ospedaliera di Padova col suo polo pediatrico che espleta l’attività di trapianto su tutti gli organi, per quanto concerne il rene nei bambini l’attività è tra le più consistenti in Italia: 9 trapianti di rene da donatore deceduto e 6 da donatore vivente.

A Padova sono presenti le attività dei principali trapianti d’organi e di tessuti.

Si ricorda che l’attività di trapianto ha la prerogativa di necessitare di modelli organizzativi e gestionali che coinvolgono strutture multidisciplinari non solo all’interno del singolo ospedale ma tra più strutture sia regionali che extra regionali e per questo che in Italia è stata creata la Rete Nazionale per i Trapianti composta dal Centro Nazionale Trapianti, dal Centro Interregionale di Riferimento, dai Coordinamenti Regionali, dai Coordinamenti Locali e dai Centri di prelievo e trapianto.