Una preghiera per i profughi che muiono nella traversata del Mediterraneo: all’Arcella iniziativa promossa dalla comunità di Sant’Egidio

 

Anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, la Comunità di Sant’Egidio, insieme a Associazione Popoli Insieme, Chiesa Evangelica Metodista di Padova, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, promuovono “Morire di Speranza”, una veglia di preghiera, per ricordare tutti coloro che hanno perso la vita nei viaggi della speranza.

La preghiera si terrà Giovedì 23 giugno 2016 alle ore 19 presso Santuario di sant’Antonino in Arcella (via Bressan, 1 – Padova). Presiede Mons. Antonio Menegazzo, vescovo emerito di El Obeid, Sudan.

Le drammatiche crisi che affliggono paesi feriti come la Siria, Libia, Eritrea, Mali, Afghanistan, costringono le popolazioni a enormi sofferenze, spingendo tanti a lasciare la loro terra, mentre i pericolosissimi viaggi continuano a provocare morti tragiche via mare e via terra.

Quest’anno la preghiera “Morire di Speranza” si terrà contemporaneamente in 32 città italiane e in diverse altre città europee. È una memoria comune che si fa sempre più larga e unisce un paese, l’Italia, che per primo in Europa ha aperto la strada dei corridoi umanitari. Con questo il progetto pilota, realizzato da Comunità di Sant’Egidio, Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese, d’intesa col governo italiano, sono già arrivati dal Libano nel nostro Paese, in tutta sicurezza, 280 rifugiati, in larga parte siriani. Un’alternativa ai viaggi della morte è quindi possibile: i corridoi umanitari, che coniugano solidarietà e sicurezza, devono essere presto adottati da altri Stati europei.

Parteciperanno alla veglia numerosi rifugiati e profughi, parenti delle vittime. Durante la preghiera saranno letti i nomi e le storie di quanti hanno intrapreso questo viaggio e sono morti nel tentativo di raggiungere il nostro continente. Un’invocazione perché nasca una cultura di accoglienza, e cessino le morti nel Mediterraneo.