A 5 euro in nero nel call center: la guardia di finanza di Padova scopre 67 lavoratrici sfruttate a Cittadella

 

La Guardia di Finanza di Padova ha concluso nei giorni scorsi tre operazioni a contrasto del sommerso da lavoro con l’individuazione di
188 lavoratori irregolari e in nero.
Nel corso del controllo mirato di un call center di Cittadella (Padova) sono stati denunciati due imprenditori indiziati di impiegare in nero con la paga di 5 euro l’ora 67 dipendenti, tutte giovani dipendenti di un call center di età compresa tra i 18 ed i 25 anni. Il loro compito era quello di reperire clienti per i corsi di inglese e d’informatica .
A queste vanno aggiunti 5 lavoratori irregolari cioè regolarmente assunti ma percipienti degli extra in contanti fuori busta paga e due insegnanti che, a fronte di compensi esclusivamente in nero hanno prestato la propria attività quali docenti per i corsi d’inglese o d’informatica .
Le ragazze venivano “assunte” in prova talvolta senza essere informate sulla paga oraria e la tipologia di contratto. Il periodo di prova si protraeva in attesa di un contratto che non arrivava mai.
Singolare il caso di una ventiquattrenne albanese che si è vista prolungare di settimana in settimana il periodo di prova come telefonista con la scusa che non parlava bene l’italiano.
Le altre due operazioni condotte a termine dagli uomini del colonnello Ivano Maccani riguardano due società operanti una nel settore agricolo e una nel settore della fabbricazione di strutture metalliche hanno consentito di individuare altri 110 lavoratori irregolari (personale regolarmente assunto ma percipiente dei consistenti extra in contanti sotto forma di premi o fuori busta paga) e 4 lavoratori completamente in nero.