Quasi duemila fedeli in basilica di Sant’Antonio di Padova per il funerale di padre Enzo Poiana

 

Quasi duemila persone hanno partecipato nel pomeriggio di giovedì al funerale di Padre Enzo Poiana, rettore del santuario dal 2005, spirato improvvisamente sulla spiaggia di Bibione, località dove si trovava per qualche giorno di vacanza e meditazione. Presenti al gran completo le principali autorità cittadine ed anche persone che hanno avuto responsabilità a Padova, come il prefetto di Milano Alessandro Marangoni, che a Padova conobbe padre Enzo quando ricopriva il ruolo di questore. 

Il ricordo delle opere di padre Enzo è stato pronunciato dal ministro della provincia italiana padre Giovanni Voltan. Particolarmente personale il racconto che di padre Enzo ha fatto il delegato pontificio Monsignor Giovanni Tonucci. Il feretro di padre Enzo Poiana è uscito dalla basilica tra due ali di folla, moltissime le penne nere che hanno raccolto l’invito dell’Ana veneta e friulana a partecipare alle esequie di padre Enzo, friulano di nascita e orgogliosamente alpino. E sulla bara oltre ai fiori, è stato appoggiato il cappello con la penna nera che padre Poiana sfoggiava nelle occasioni connesse all’amato corpo militare di cui fece parte durante il servizio militare. E proprio i cori degli alpini hanno accompagnato la tumulazione del feretro nella cappellina dei frati al cimitero dell’Arcella, all’ombra del campanile della chiesa, sormontato da una statua di Sant’Antonio benedicente.