Punto nascite unificato e nuova pediatria di Padova: il direttore generale dell’azienda ospedaliera fa il punto sulla qualità del servizio

 

“Continuo a vedere cose molto imprecise e credo che sia importante non dare informazioni sbagliate su cosa succede all’ospedale di Padova, creando sfiducia ai cittadini”.
A dirlo il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Padova Luciano Flor, a riguardo delle recenti polemiche di stampa relative alle nuove realizzazioni dell’edificio di pediatria che sorgerà al posto dell’attuale pneumologia e sul nuovo punto nascite unificato a partire dallo scorso 4 ottobre.
“Ieri ho firmato una convenzione con la Regione – spiega Fior – per snellire i tempi e definire i le pratiche di trasferimento della pneumologia. Riguardo al punto nascite, unificato dal 4 ottobre, non abbiamo avuto alcun inconveniente. Quando abbiamo unificato il punto nascite abbiamo pensato di avere un polo ostetrico e un polo ginecologico. Abbiamo scelto di posizionare la parte ostetrica nella clinica, ma dobbiamo farci dei lavori di tipo strutturale, perchè quello diventi il polo ostetrico. Oggi le donne partoriscono metà in clinica e metà in divisione: con le donne che partoriscono in clinica che non hanno lo stesso confort della divisione. Tra un anno tutte le donne che arrivano avranno un confort di degenza e un confort rispetto al parto che è unitario. Tutti hanno sottolineato le differenze, ed ho visto notizie sbagliate a tal proposito. E’ vero che in clinica si fanno più cesarei che in divisione, ma non è vero ad esempio che la donna non possa essere seguita dal medico che l’ha seguito in gravidanza. Ho visto qualche fotografia che denuncia che l’ospedale è vecchio. Lo speiamo adesso?”.
I dati aggiornati al settembre di quest’anno danno i dati di esito avverso di 4,6 o 4,7 quando la media del Veneto è 5,5. Cioè esiti avversi il 20 per cento in meno della media regionale e che nel 96% dei parti non si registra nulla di avverso nè per la mamma nè per il neonato. Chi diffonde voci di fuga delle donne o peggio, diffonde un allarmismo ingiustificato. Dire che qui non c’è sicurezza e non c’è qualità è sbagliato, e i danni lo dimostrano – conclude Flor – ricostruire la verità dei dati, non è solo dare il giusto riconoscimento a chi lavora, ma dare anche il conto di ciò che avviene. L’obiettivo è quello di migliorare e per migliorare occorre cambiare l’organizzazione per garantire i risultati che ci attendiamo, che sono quelli di essere la migliore realtà del Veneto”.

 

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