Mattinata di contestazione contro l’intervento militare in Afghanistan

 

Stamattina, è andata in scena di fronte alle Porte Contarine e al monumento alla memoria dell’11 settembre firmato da Libeskind ,  una manifestazione contro la guerra in Afghanistan, in cui giovedì sono morti sei militari italiani in un attentato suicida. Un sit-in organizzato in collegamento con la Campagna Americana “Rethink Afghanistan – Otto anni dopo: Settimana Nazionale di Azione dei Media contro la Guerra in Afghanistan”. Cori e volantinaggi della sinistra alternativa che ha chiesto il ritiro delle truppe, invocando mene spese per i militari e maggiori sovvenzioni alla scuola. Volantinaggio che poi è proseguito nel centro dove, i dis obbedienti si sono scontrati, in piazza delle Erbe, in una “rissa” verbale e non con degli attivisti della Lega, intenti in una raccolta firme, fino all’intervento della Polizia e dei Carabinieri. Davanti alla Prefettura, in piazza Antenore, similmente, si è ritrovata Rifondazione Comunista, capeggiata da Daniela Ruffini, per un sit-in contro l’intervento in Afghanistan. Gli esponenti di Rifondazione hanno chiesto anch’essi più attenzione al precariato e ai tagli alla scuola e l’immediato ritiro delle truppe.
Non è mancata la risposta anche di Forza Nuova ai tragici eventi che hanno insanguinato l’inizio della stagione politica nazionale. Come annunciato nei giorni scorsi gli studenti di Lotta Studentesca e Destra Universitaria hanno effettuato un blitz nell’istituto tecnico industriale G.Marconi con fumogeni e striscioni recanti la scritta ‘Basta sangue italiano per il petrolio americano!’. Il responsabile cittadino di LS Sebastiano Bovo ha commentato “Come gioventù italiana ci rifiutiamo di appartenere ad uno stato che manda i propri soldati al macello ad invadere e derubare i paese petroliferi per conto di USA  ed Israele. Le forze armate dovrebbero in  primis  tutelare la sicurezza dei cittadini. Il consigliere di Destra Universitaria Maria Giovanna Lanotte ha concluso “Questi fumogeni servano a svegliare le coscienze dei giovani sul paese che vogliamo per il nostro futuro: se, come italiani, continuare a violare i diritti umani degli altri popoli, o fare un’altra scelta: basta guerre al soldo israeliano e americano, fuori l’Europa dalla NATO, chiudere tutte le basi NATO ed USA in Italia. Ad ogni popolo la sua terra, ad ogni terra il suo popolo!”.