Don Paolo Spoladore: ieri sera veglia a San Lazzaro. Oggi scacco matto in tribunale?

 

Le cronache parlano di almeno 500 persone nella chiesa di San Lazzaro ieri sera per la veglia di preghiera organizzata dai fedelissimi di don Paolo Spoladore. Matteo Bernardini sul Gazzettino scrive anche di una atmosfera surreale, di cinque sedie vuote sull’altare e di una regia invisibile su tutta l’operazione. Certo è che se il DonPa come lo chiamano i suoi adepti voleva dare una dimostrazione di forza certo l’ha data: mica facile mobilitare 500 persone per due ore di veglia di preghiera cantata, intervallata da momenti di riflessione, quando in contemporanea su Italia1 c’è Juventus – Fulham!
Don Paolo Spoladore non c’era e quindi ha perso l’ennesima occasione per spiegare ai giornalisti se è o meno il papà di quel bambino di 7 anni che avrebbe un Dna al 99,98% compatibile con il suo nei cromosomi trasmessi dal padre, chiaramente, altrimenti sarebbe un suo clone tipo la pecora Dolly (studiare prima di scrivere fa bene).
La partita vera si “gioca” comunque oggi con il deposito in tribunale degli atti con cui la mamma del bimbo chiede al DonPa il riconoscimento del figlio. Esibirà, non si sa ancora se ai giornalisti in conferenza stamapa o in separata sede, le copie degli assegni e dei pagamenti effettuati da don Paolo Spoladore negli anni per il mantenimento del piccolo. Il bambino per altro sarebbe stato anche battezzato dal prete “presunto papà”. Clicca qui per leggere gli articoli precedenti e vedere i servizi realizzati dai tg locali
Il prete rocker è anche al centro di una polemica che coinvolge nella parte di inquirente interessato l’ordine dei medici: sembra a leggere le cronache che predichi la necessità di liberarsi dei traumi derivanti dal mancato amore dei genitori per guarire dalle malattie, che al 70% sarebbero psicosomatiche. Bella sfiga per il bimbo, che con un padre del genere si è ammalato.  Per leggerla alla DonPa la malattia potrebbe essere insorta perchè dopo averlo battezzato il padre non lo ha riconosciuto e, secondo quanto racconta la mamma, non l’ha nemmeno più rivisto o quasi.
Secono la scienza la malattia invece è stata trasmessa assieme al 99.98% del patrimonio genetico che si è mischiato al 50% con quello della madre.
Chi ha ragione e chi ha torto lo deciderà il tribunale, e forse anche la Curia quando avrà terminato la sua indagine che potrebbe risolversi con la sospensione di don Paolo Spoladore dall’ordinazione sacerdotale. Il DonPa non ovrebbe rimanere comunque disoccupato: con 3 giorni di corso a Santa Maria di Sala si è portato a casa più di 70 mila euro. Quanto guadagna un metaleccanico con 20 anni di anzianità professionale in tre anni.