Ciclismo: continua l’indagine “Via col doping” della Gdf

 

La perquisizione operata nelle abitazioni di Lorenzo Bernucci e Alessandro Petacchi è collegata all’inchiesta “Via col doping” della Procura di Padova. Gli uomini della Guardia di Finanza di Padova si sono mossi verso la Toscana seguendo uno dei filoni dell’inchiesta sul commercio internazionale di sostanze proibite, nata dalle dichiarazioni di Emanuele Sella, il corridore positivo all’Epo-Cera nell’agosto del 2008. Un lavoro investigativo che ha portato nel giro di due anni all’arresto dell’ex pro’ serbo Aleksandar Nikacevic, al sequestro di una linea di prodotti omeopatici di un’azienda farmaceutica del centro Italia, alla perquisizione di decine di farmacie e alla denuncia delle pratiche dopanti di un medico veneto su atleti, alcuni dei quali minorenni, di varie discipline.
Guarda qui l’articolo sulle perquisizioni a casa di Rebellin
Nell’abitazione di Bernucci, passato alla viglia di questa stagione alla Lampre-Farnese, sono stati sequestrati diversi farmaci, come ha confermato il medico del team, Carlo Guardascione. Il corridore era iscritto al Giro delle Fiandre, ma non ha gareggiato a causa di un attacco febbrile. “Bernucci mi ha riferito che nei suoi confronti il verbale è negativo – ha detto il medico della Lampre – e che i medicinali sequestrati sono nella disponibilità del fratello e della moglie”. In realtà la posizione del corridore sarebbe al vaglio degli inquirenti. I medicinali trovati a casa di Bernucci contengono albumina (una sostanza utilizzata per diluire il sangue) e sibutramina, lo stesso principio dimagrante-anoressizzante riscontrato al bomber della Fiorentina Adrian Mutu. Bernucci era già risultato positivo alla sibutramina nel 2007 quando correva il Giro di Germania per la T-Mobile.