Paolo Pierobon sub di 29 anni, tradito per la passione per le immersioni

 

Un uomo di 29 anni, Paolo Pierobon di Cittadella (Padova), ha perso la vita questa sera nel corso di un’immersione nel lago artificiale di Pagnano, a Castelfranco Veneto. Da quanto si è appreso, il giovane si era immerso in apnea, senza bombole, poco prima delle 19 assieme a un amico. Quest’ultimo, dopo essere risalito, non vedendo più il compagno di immersione ha dato l’allarme. Il corpo del sub è stato recuperato verso le 20 dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Vicenza coadiuvati da quelli di Castelfranco e Treviso. Sul posto per i rilievi, i carabinieri di Castelfranco che dovranno appurare eventuali responsabilità dell’evento La morte del giovane sub di Cittadella, annegato oggi nelle acque del bacino della «Baita al Lago» a Castelfranco Veneto, segue a meno di un anno quella di altre due vittime dell’ex cava. Nell’estate dello scorso anno a perdere la vita sotto quell’acqua profonda anche 36 metri furono Roger Favaro, 33 anni, e Italo Serafin (55), di Possagno (Treviso).
I due amici trevigiani scomparvero nel buio del lago utilizzato come campo di istruzione per sub, il 30 agosto e vennero ritrovati soltanto il 2 settembre a una profondità intermedia del lago impigliati in un cavo subacqueo. Da quanto si è appreso oggi, il corpo dello sfortunato subacqueo padovano al momento del ritrovamento da parte dei vigili del fuoco sarebbe stato libero da vincoli. Proprio per la presenza di pericolosi ostacoli sul fondale, dopo la morte della coppia di amici, il bacino era stato sequestrato dalla magistratura.