Niente alternativa all’ora di religione. Famiglia di atei risarcita

 

Il Tribunale Civile di Padova ha condannato a un risarcimento danni di 1.500 euro (in solido) l’Istituto Comprensivo Vivaldi di Padova e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per un “comportamento discriminatorio indiretto” connesso alla religione a scuola. A promuovere la causa due genitori padovani – atei – che nello scorso anno scolastico hanno scelto di non far partecipare la loro bambina all’ora di religione. All’elementare a cui era stata iscritta la figlia dei coniugi atei non era previsto  l’insegnamento alternativo alla religione.  I due genitori hanno presentato ricorso in Tribunale contro la scuola. Vedendosi riconosciuto il risarcimento.  I giudici del Collegio hanno stabilito nella sentenza che gli insegnamenti alternativi sono “facoltativi ma devono essere offerti obbligatoriamente per rendere effettiva la scelta compiuta dallo studente”.