Permessi di soggiorno a Padova: il vademecum della Cisl

 

“Le segnalazioni pervenute ai nostri uffici ci obbligano a denunciare pubblicamente i tentativi di truffa ai danni di ignari immigrati. In previsione del clic day del prossimo 31 gennaio viene richiesto agli stranieri un contributo di alcune centinaia di euro per il perfezionamento delle pratiche. Sedicenti agenzie, hanno fatto addirittura circolare dei volantini per richiamare l’attenzione degli immigrati. Noi diciamo con chiarezza agli stranieri di non sborsare un solo centesimo. E di rivolgersi ai patronati sindacali o alle associazioni di volontariato che effettuano questo servizio gratuitamente”. E’ dura la presa di posizione di Abdoulaye Laity Fall, segretario confederale della Cisl di Padova: “Queste strutture private – spiega il giovane sindacalista di origini senegalesi – non sono in grado di offrire alcuna garanzia sull’accettazione della domanda. Lunedì 31 gennaio assisteremo ad una gara di velocità, ad una specie di lotteria. Ci vorrà molta fortuna per rientrare tra i 98.080 immigrati che avranno diritto al nulla osta di ingresso nel nostro paese. Teoricamente ci sarà tempo fino alla fine di giugno per presentare la domanda. In realtà gli ingressi autorizzati dal decreto flussi si esauriranno in pochi minuti, nel primo clic day disponibile”.
“Anche pagando 350 euro – rincara la dose Pap Fall – non si acquisisce alcun diritto. Cittadini stranieri e datori di lavoro possono andare incontro a spiacevoli conseguenze, anche sotto il profilo penale, in caso di inosservanza del decreto. La legge prevede infatti la chiamata del lavoratore straniero dal paese d’origine. Nella maggior parte dei casi chi spera di ottenere il permesso di soggiorno si trova già in Italia. Una volta che la domanda viene accettata, l’immigrato dovrà necessariamente tornare in patria per recuperare il nulla osta e poi rientrare nel nostro paese. Se ha però accumulato precedenti penali non riuscirà a varcare le nostre frontiere neppure con il nulla osta tra le mani”.
“Rischiano parecchio pure i datori di lavoro – aggiunge il segretario Cisl – devono necessariamente accertare l’assenza di precedenti penali a carico degli stranieri da regolarizzare. In caso contrario verranno segnalati all’autorità giudiziaria per una pratica che verrà invalidata. Invitiamo gli immigrati a rivolgersi alle nostre strutture, sia al patronato Inas-Cisl di piazzetta Conciapelli che alla sede dell’associazione Anolf in passeggiata del Carmine per ottenere tutte le informazioni necessarie e compilare i documenti senza alcun esborso di denaro. Da oggi (17 gennaio) sul sito del Ministero dell’Interno è stata attivata la procedura telematica per la registrazione degli utenti che vogliono accedere all’iter del decreto flussi. L’indirizzo web è http://nullaostalavoro.interno.it/.
Tre gli appuntamenti con il clic: lunedì 31 gennaio, dalle ore 8, sarà possibile spedire le domande per i lavoratori subordinati di ogni settore residenti in Paesi che hanno accordi con l’Italia (52.080 ingressi), mercoledì 2 febbraio le domande per lavoratori domestici (colf, babysitter, badanti) di Paesi che non hanno accordi con l’Italia (30.000 ingressi), giovedì 3 febbraio le domande per i lavoratori che hanno completato speciali programmi di formazione e istruzione nel Paese di origine e discendenti di italiani in Argentina, Uruguay, Venezuela o Brasile (3.000 ingressi), e per le conversioni dei permessi (11.500 ingressi).