Sei ordinanze restrittive per altrettanti no global del centro sociale Pedro

 

Gli agenti della Digos della questura di Padova hanno notificato a sei attivisti del centro sociale Pedro del capoluogo euganeo sei provvedimenti restrittivi consistenti in cinque obblighi di dimora nel comune di residenza ed un obbligo di presentazione quotidiana all’autorità di polizia per un attivista residente a Padova. A motivazione dei provvedimenti la serie di denunce in capo ai sei, resisi protagonisti dall’autunno dello scorso anno fino a pochi mesi fa, di atti di violenza durante le manifestazioni dei gruppi dell’antagonismo universitario.
I provvedimenti consistono per i giovani non residenti a Padova nell’obbligo di rincasare nel domicilio di residenza entro le 2 di notte fino alle 7 del mattino. A quanto rendono noti fonti della procura padovana i sei non figurerebbero tra gli indiziati dell’aggressione del consigliere comunale Vittorio Aliprandi, vittima di un brutale pestaggio la mattina del 21 aprile scorso davanti al Duomo di Padova. Solo due dei quattro aggressori dell’ex parlamentare della Lega Nord furono arrestati sul fatto, mentre gli agenti della Digos stanno indagando per idnividuare i due aggressori che riuscirono a fuggire dopo la spedizione punitiva nei confronti del politico, che era stato condannato dal tribunale di Padova il giorno prima per la violazione della legge Mancino in tema di discriminazione razziale.