Immigrati arrampicati per protesta sulla gru di fronte alla prefettura di Padova

 

Tre immigrati africani si sono arrampicati a Padova su una gru di fronte alla Prefettura del capoluogo veneto. I tre stranieri,  fanno parte di un gruppo di 20 stranieri che venne truffato da alcuni faccendieri che nel 2008 si fecero consegnare ingenti somme di denaro promettendo una regolarizzazione nei fatti mai avvenuta. Gli immigrati sono assistiti dal movimento “Razzismo stop” vicino al centro sociale Pedro di Padova. I manifestanti hanno srotolato uno  striscione con  scritto “permessi di soggiorno subito, no alle espulsioni”. Gli immigrati che hanno “scalato” la gru promettono di restatvi a lungo, analogamente a quanto accaduto quest’inverno a Brescia. Il gruppo di una ventina di immigrati patrocinato dall’associazione “Razzismo stop” non è nuovo ad iniziative del genere visto che la sera del primo marzo scorso gli stessi immigrati irregolari erano saliti sui ponteggi posti sulla facciata della basilica di Sant’Antonio rimanendovi 24 ore. La protesta odierna si salda con quella in atto da ieri davanti alla prefettura padovana dove una trentina di nordafricani protestano per avere il permesso di soggiorno temporaneo. A questi ultimi il prefetto Ennio Mario Sodano aveva risposto che “lo Stato, il Paese ha investito soldi per fornire assistenza, queste persone avevano solo un dovere: attenersi alle procedure. Non lo hanno fatto e ora si stanno lamentando”. La soluzione per i tunisini accampati da ieri sera c’è già: permesso di soggiorno temporaneo a Padova e reinserimento nei programmi di smistamento. Una procedura già iniziata che richiederà alcuni giorni per il completamento. Per i tre africani inerpicati sulla gru e  per i compagni di lotta alla base della struttura invece sembra profilarsi una soluzione con tempi più lunghi. (ANSA)