Stupro ai giardini dell’Arena. Due ragazzine vicentine tentano il suicidio

 

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia di Padova, al temine di un’indagine “lampo”, hanno eseguito il Fermo di Polizia Giudiziaria di un extracomunitario di origini tunisine, in Italia senza fissa dimora, responsabile di violenza sessuale aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti ai danni di due minorenni venete.

Secondo una prima ricostruzione, questo fine settimana, le giovani avevano deciso di provare “qualcosa di forte” per divertirsi e distrarsi dalla monotonia. Disposte ad acquistare delle sostanze stupefacenti, le due giovani erano giunte presso i giardini Arena di Padova dove venivano avvicinate da un extracomunitario, a cui manifestavano il loro intento. Lo spacciatore si allontanava per tornare subito dopo estraendo dai pantaloni un involucro contenente della polvere bianca che “sniffava” insieme alle acquirenti per fare loro “assaggiare” l’effetto. Successivamente, il tunisino le conduceva in una zona isolata del parco, dove iniziava prima a palpeggiarle nelle parti intime e successivamente costringeva la più giovane delle due ad avere un rapporto sessuale non protetto.

Prese dalla disperazione e dallo sconforto, una volta ripresesi dallo “sballo”, le giovani andavano a nascondersi in uno scolo di acque reflue ubicato lungo l’argine del fiume Piovego e più precisamente all’altezza della lega navale dove tentavano il suicidio tagliandosi le vene.

I carabinieri del Nucleo Radiomobile le ritrovavano accovacciate, abbracciate e ancora sotto shock. Constatati i vistosi tagli alle braccia ed in particolare all’altezza dei polsi, da cui si notava un’ingente fuoriuscita ematica, i militari richiedevano l’immediato intervento del 118 che in un lampo le trasportava al pronto soccorso, ove i sanitari provvedevano a prestar loro le cure del caso, dichiarandole in breve fuori pericolo.

Durante tutto il tempo, da quando le ragazze sono state rintracciate a quando sono state ricoverate, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia di Padova non le hanno mai lasciate da sole: giovani e spaventate e ancora sotto shock per quello che avevano fatto, per quello che avevano subito e per le conseguenze di tale incosciente avventura, hanno avuto il conforto dei militari che con tutta la delicatezza possibile hanno saputo dare il giusto supporto morale permettendo così alle giovani di fornire tutte le informazioni per ricostruire la vicenda e permettere di avviare le indagini nella giusta direzione. Ricostruita la dinamica dell’evento criminoso, grazie alla precise descrizioni fornite dalle vittime, i Carabinieri concentravano le ricerche del violentatore nei pressi dei giardini “Arena”. Qui rilevavano il punto esatto dell’incontro con il violentatore, il luogo della violenza ed infine notavano alcuni individui (dei quali uno in particolare) rispondenti all’identikit tracciato, ma solo il riconoscimento fotografico prima e la successiva ricognizione effettuata dalle vittime negli uffici del Comando Compagnia hanno consentito di risalire con certezza al responsabile. Si tratta di TABARI Taher, 28enne tunisino, in Italia senza fissa dimora, che dopo le formalità di rito, è stato sottoposto al fermo d’indiziato di delitto per violenza sessuale e spaccio di sostanze stupefacenti aggravati dall’aver posto in essere questi reati nei confronti di persone aventi un’età inferiore agli anni 18.

Su disposizione della Dottoressa Renza CESCON, Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di questo Capoluogo, il TABARI è stato tradotto presso la casa circondariale di Padova