“Salvare gli uffici del turismo”. La posizione del direttore di Padova Stefan Marchioro

 

Dal direttore di Turismo Padova Terme Euganee Stefan Marchioro riceviamo e pubblichiamo:
“Condivido la giusta richiesta che anche i lavoratori degli uffici IAT – e a Padova quelli dell’Azienda Turismo Padova Terme Euganee – stanno ponendo al Consiglio regionale perché ripristini in sede di approvazione del bilancio i fondi necessari a garantire il funzionamento di un servizio che a livello Veneto da risposta a oltre 2 milioni e mezzo di turisti che si rivolgono agli uffici informazioni turistiche (IAT) e almeno altrettanti che beneficiano dei servizi di back-office delle aziende di informazioni e accoglienza turistica. Questa legittima richiesta, insieme a quella di salvaguardia dei livelli occupazionali di oltre 200 persone, deve andare di pari passo con un’evoluzione dell’organizzazione turistica – a livello regionale e territoriale – coerente con il ruolo della Regione Veneto, prima regione turistica d’Italia con oltre 15 milioni di arrivi e oltre 63 milioni di pernottamenti. E allora Regione da un lato e livelli territoriali dall’altro non possono esimersi dall’affrontare il problema. A Padova qualcuno ha dichiarato “Gli IAT sono un problema della Regione e della Provincia, (il ?!?) DMO deve occuparsi d’altro”. Invece in tutta Europa LE DMO sono costituite nella forma di VISITOR AND CONVENTION BUREAU, ovvero gestiscono i servizi ai Visitatori (Centri per il Visitatore=Uffici IAT), i servizi per lo sviluppo del settore congressuale e MICE (meeting, Incentive, Congress, Events) e la promo-commercializzazione dei prodotti turistici. Sono un soggetto unico che sostituisce tutti quelli preesistenti (Consorzi, aziende turismo, uffici degli enti locali) – non una mera cabina di regia – e si regge su 4 gambe: finanziamenti dei soci, risorse auto-generate, trasferimenti pubblici, imposta soggiorno. Forse si dovrebbe andare oltre gli facili slogan sul turismo di cui tutti parlano senza mai entrare nel merito”