Salvuccio Riina in associazione, ma il lavoro attendera’

 

Non sarà oggi il primo giorno di lavoro per Giuseppe Salvatore Riina, detto Salvuccio, il figlio del boss di Cosa Nostra che ieri è arrivato a Padova, città dove presterà servizio nell’associazione “Noi famiglie contro la droga e l’emarginazione”. A spiegarlo è la presidente dell’associazione Tina Ciccarelli. “Ci mancherebbe che lo facessi lavorare in nero – spiega la presidente – domani sarà il primo incontro tra noi: faremo tutte le pratiche utili a mettere in regola Salvuccio. Che non avrà un grande stipendio, lui lo sa, gli daremo abbastanza da tenersi fuori dai guai, se vorrà e pagarsi le spese base, visto che siamo riusciti a fornirgli anche un piccolo alloggio. Credo che riprenderà l’università, a cui si era iscritto durante il suo periodo di detenzione al carcere di Padova. Quando lo vedo e capirò meglio com’è questo ragazzo che suo malgrado ha tutti gli occhi puntati addosso: quelli dei media e quelli delle forze dell’ordine. Sarei ben contenta se le cose andassero bene per lui. Mi dispiacerebbe che andassero male: perchè non credo che con tutta la confusione che genera ogni sua mossa sarebbero molte altre le associazioni disposte a prenderselo in casa. Mi dicono che è un ragazzo intelligente, è arrivato il momento che l’intelligenza la usi”.