Sigillo della citta’ e incontro con gli studenti per il Nobel della Pace Adolfo Perez Esquivel

 

Oggi pomeriggio Adolfo Pérez Esquivél sarà a Palazzo Moroni per incontrare il sindaco Flavio Zanonato e una delegazione di studenti delle scuole superiori. Durante l’incontro con gli studenti a Péres Esquivél sarà consegnato il sigillo della città di Padova.
Domani a mezzogiorno invece  nella “passeggiata dei Nobel” del Parco Perlasca (via Francesco Camilotti), alla sua presenza verrà piantato un nuovo albero, un platano, a lui intitolato, che andrà ad aggiungersi agli altri già messi a dimora in ricordo delle precedenti visite di altri premi Nobel.
“Credo che dobbiamo aiutare il Papa in questo lavoro di cambiare la Chiesa: per quanto sia il Papa, certo non può essere una persona sola a portare avanti questa missione: deve esserci una comunità che lo aiuta”. A dirlo il premio Nobel per la pace del 1980, l’intellettuale argentino Adolfo Pérez Esquivél, a margine dell’incontro “Nonsoloparole – cambiare il mondo dal basso” organizzato ieri dalla Diocesi di Padova all’Opera della Provvidenza di Padova.
“Papa Bergoglio sin da quando era sacerdote – ha aggiunto il premio Nobel Pérez Esquivél – e poi quando divenne vescovo e cardinale si è sempre occupato dei poveri. li ha sempre accompagnati e sostenuti : i problemi della Chiesa sono molto complessi sia nella sede vaticana che nella sua organizzazione internazionale. Credo che questo Papa saprà affrontarli”. Pérez Esquivél è poi tornato al tema delle accuse a Bergoglio di una certa inerzia ai tempi della dittatura argentina. “Come ho già detto Bergoglio non fu complice di quel regime – ha aggiunto Pérez Esquivél che fu perseguitato dal regime dittatoriale militare argentino diventando simbolo di chi combatteva per i diritti umani – una cosa è accusare Bergoglio di compoicità e un conto è dire che non fu alla testa dei pochi vescovi che patirono con noi le persecuzioni del regime dittatoriale. Bergoglio all’epoca non era vescovo: fu tra coloro che lottarono in silenzio, quando era superiore dei gesuiti”.

Venendo al tema dei rispetto dei diritti umani ed al collegamento con i temi dell’ecologia, Pérez Esqivél ha concluso: “I diritti umani sono collegati alle risorse naturali – ha aggiunto Pérez Esqivél – con l’acqua, i boschi, la terra. Dobbiamo recuperare l’equilibrio con la madre natura e capire che non siamo i padroni del mondo, ma parte del mondo. E’ il messaggio di san Francesco d’Assisi che dobbiamo fare nostro: oggi che ci troviamo in questo sistema capitalistico che privilegia il sistema finanziario sulle vite dei popoli, rischiamo di perdere di vista il bene comune. la prola più usata nel modno è “io”. Continuiamo a dire io, io, io, e ci dimentichiamo del noi, della comunità. Chi si piega all’individualismo è uno schiavo”.