La famiglia Squarise chiede aiuto allo Stato per il processo contro “el gordo”

 

La famiglia di Federica Squarise, la ragazza di 23 anni, padovana, uccisa a Lloret de Mar in Spagna nel luglio 2008 dall’uruguaiano Victor “el gordo”, chiederà di avere accesso al gratuito patrocinio introdotto con il Decreto legge sulla violenza sessuale. Il legale della famiglia Squarise, Agnese Usai, spiega all’ANSA che «la famiglia, del tutto dignitosa, potrebbe trarre un beneficio considerati i costi della vicenda».
«Il processo – avverte Usai – viene celebrato in Spagna e lì bisogna avere un legale di riferimento, ma viene preparato in Italia con i relativi costi cui si aggiungono le spese di traduzione». Inoltre, è «un diritto – sottolinea Usai – quello che hanno i parenti ad essere presenti al processo che, nella fattispecie, comporta una spesa non indifferente». «Victor Diaz Silva è un clandestino, nullatenente – aggiunge – è non sarà mai in grado di risarcire un solo centesimo». «L’unica alternativa all’accesso al gratuito patrocinio in Italia – conclude – è che la famiglia Squarise si veda risarcita come parte civile in Spagna, ma il procedimento è lungo e dal cammino incerto». Dopo poche ore è arrivata la risposta del ministro della Giustizia Angelino Alfano: «Ci faremo carico del problema – ha garantito Alfano – in sede di conversione del decreto legge, proporremo l’ampliamento del gratuito patrocinio anche per i reati commessi in danno di cittadini italiani all’estero».