Matrimonio Valeria Marini: bufera su monsignor Gioia, il celebrante

 

Vabbè che Gesù era alla ricerca delle pecorelle smarrite, ma il fato che a celebrare il matrimonio di Valeria Marini sia monsignor Gioia ha scatenato ben più di qualche mugugno in ambiente anbtoniano. Monsignor Gioia infatti è delegato pontificio Corriere del Veneto in edicola oggi:
Chi celebrerà domani nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli a Roma il matrimonio più «cafonal» dell’anno, quello tra Valeria Marini, l’ex soubrette del Bagaglino e l’imprenditore Giovanni Cottone (tra i testimoni Maria Grazia Cucinotta, Ivana Trump, Anna Tatangelo e Gigi D’Alessio)? Monsignor Francesco Gioia, da anni fedelissimo padre spirituale della Valeriona nazionale, nonchè delegato pontificio per la Basilica di Sant’Antonio. La circostanza, ovviamente, non ha mancato di suscitare malumore e imbarazzo tra i frati conventuali. «Questione di opportunità e di rigore», trapelava ieri dalle mura antoniane. Da tempo, tra l’altro, tra il 75enne monsignore, originario di San Vito dei Normanni (Brindisi), legato agli ambienti della borghesia romana e i frati conventuali non corre buon sangue. Il monsignore è «accusato» di aver affidato decine di lavori di ristrutturazione della Basilica ad aziende romane (alcune finite nelle inchieste sulla «P3» e la «P4») e di aver commesso il presunto abuso edilizio nell’ex appartamento del custode, trasformato in una serie di nuclei da affittare. È facile pensare che le nozze della Marini non faciliteranno il dialogo.