Due rapinatori arrestati dai carabinieri a Cittadella

 

Nella serata di mercoledì 22 maggio, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Comando Compagnia di Cittadella, in esito ad una serie di accertamenti di polizia giudiziaria, hanno individuato, in un appartamento di Trecate (NO), DUDEA Ionut Alin, di 23 anni, e DOBRE Loredana, di 25 anni, entrambi romeni, che il 1° aprile 2013 si sono resi responsabili di una violenta rapina ai danni di un italiano di Cittadella.

La vittima si era appartata con DOBRE Loredana al fine di consumare un rapporto sessuale dietro pagamento quando, improvvisamente, è stato aggredito da un giovane che lo ha percosso, ai fini di rapina, causandogli delle gravi lesioni personali che l’hanno costretto in ospedale per un lungo periodo di degenza, con la diagnosi di “trauma cranico commotivo ed emiparesi destra da contusione midollare cervicale”. La vittima, tuttora, anche se dimesso dal nosocomio, è costretta su una sedia a rotelle per le lesioni patite. Tuttavia, nonostante il trauma subito, ha riconosciuto in fotografia sia la donna con cui si era appartato che il suo aggressore. Attraverso successivi accertamenti ed intercettazioni telefoniche è stato possibile individuare l’attuale domicilio dei due romeni in un appartamento di Trecate (NO).

Il 22 maggio, su delega della competente Autorità Giudiziaria, i due sono stati sottoposti a perquisizione personale e domiciliare che ha permesso ai militari di rivenire i telefoni cellulari sui quali sono state intercettate le conversazioni che li incriminavano e un paio di scarpe da ginnastica, appartenenti a DUODEA, la cui impronta della suola coincide alla perfezione con un’impronta rinvenuta e repertata sul luogo del delitto.

Dati i gravi e concordanti indizi raccolti, in ordine al reato di rapina in concorso, a carico dei due romeni, al fine di impedirne la fuga, i Carabinieri di Cittadella li hanno immediatamente sottoposti a fermo di indiziato di delitto, di cui è stato dato avviso al Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Novara, che ha disposto la traduzione immediata dei due presso la Casa Circondariale di Vercelli, dove rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.