Non lasciate che muoiano altre Marina. Appello della fondazione Minnaja

 

Riceviamo pubblichiamo:
Marina è una giovane studentessa del Liceo Tito Livio di Padova, affetta da una malattia del fegato incurabile. L’unica speranza è il trapianto di fegato, all’estero, in quanto in Italia ancora non si effettua tale intervento. In segno di solidarietà, i suoi compagni di classe raccolgono una generosa colletta. Marina viene sottoposta ad un duplice trapianto di fegato ad Omaha nel Nebraska, ma purtroppo l’esito non è quello sperato. In attesa di un altro trapianto ad Innsbruck Marina nel 1986, in quello che doveva essere l’anno della sua maturità classica, muore. A lei, Marina Minnaja (con la attiva e fattiva partecipazione di giovani compagni di Liceo, familiari e docenti), è dedicata la Fondazione, fondata nel 1991 dal Prof.Remo Naccarato, nata con l’obiettivo di promuovere lo studio e la ricerca nel trapianto di fegato e sensibilizzare la popolazione alle donazioni d’organo. Da allora Padova è diventata centro di eccellenza nella Medicina dei Trapianti ed il Sistema Trapianti del Veneto è uno dei più efficienti in Italia, salvando la vita a migliaia di pazienti. Purtroppo negli ultimi 2 anni si e’ assistito all’allarmante diminuzione dei trapianti anche per l’aumento delle opposizioni alle donazioni. Molte persone quindi muoiono nella vana attesa di un organo. L’utilizzo delle cellule staminali potrebbe rappresentare un’opzione terapeutica ulteriore rispetto al trapianto. Su questi e altri fondamentali problemi etici è atteso con interesse anche il pronunciamento della Chiesa Cattolica, qui rappresentata da uno dei suoi massimi esponenti, Monsignor Fisichella.Molte le Autorità invitate che potranno esprimere il loro parere. Come nell’incontro in Vaticano lo scorso novembre, in cui il Papa ha affermato che la donazione degli organi è una forma peculiare di testimonianza della carità, in un periodo spesso caratterizzato da egoismo, così da questo incontro potrebbero scaturire elementi in grado di favorire l’incremento delle donazioni. Da oltre un anno la Fondazione sta lavorando alla organizzazione dell’evento, ospitato in questa data ed in questa sede per una serie di fortuite circostanze, in un momento in cui aspra è la contrapposizione tra il mondo laico e cattolico riguardo temi come il testamento biologico. Per favorire lo scambio di opinioni, come da consolidata tradizione nella nostra Università, la Fondazione è a disposizione per raccogliere le istanze di coloro i quali – studenti, docenti e quanti altri – vogliano esprimere il loro pensiero su questi temi. Come organizzatori si voleva evitare un dibattito dai toni “televisivi” con inevitabile contrapposizione spesso gridata tra diverse posizioni inconciliabili e con il pericolo di uno sconfinamento su temi non inerenti l’incontro. Ciò non vuol dire negare la possibilità di un civile contradditorio, ma confrontarci su questi temi nel modo e nelle sedi più opportune dopo accurata, serena e pacata riflessione. In silenzio. Senza strepiti. In memoria e nel ricordo di Marina.

Patrizia Burra
Presidente Fondazione ONLUS Marina Minnaja
Sitoweb