L’Arca del Santo in Russia: il “reportage” di padre Poiana

 

“Venerdì 6 settembre sono partito alla volta di San Pietroburgo ospite della locale comunità dei Frati Minori Conventuali del Convento di sant’Antonio. Ho avuto così la gioia di partecipare domenica 8 settembre al rito della Dedicazione della chiesa di sant’Antonio. Come compagni di viaggio ho fra Alessandro Ratti, Il Prof. Leopoldo Saracini (membro della Presidenza della Veneranda Arca di S Antonio) e l’infaticabile Ing. Luigi Ometto, che ha programmato, seguito e realizzato il trasporto della tomba provvisoria del Santo in Russia. La tomba provvisoria è un’opera pregiata, copia di un sarcofago medievale, è stata utilizzata come vero e proprio reliquiario per accogliere il corpo di sant’Antonio durante i restauri della cappella dell’Arca nella Basilica di Padova dall’aprile del 2008 al febbraio del 2010. L’opera era stata donata alla Veneranda Arca del Santo dalla Ditta Margraf di Chiampo, che l’ha anche realizzata, e dall’Impresa Ometto Costruzioni. L’Ente a sua volta ha accolto la mia richiesta, sollecitata da P. Marco Tasca, Ministro generale del mio Ordine, di donarla alla chiesa di sant’Antonio di San Pietroburgo. La prima ipotesi era di donarla al Santuario Antoniano di Bangalore in India, di cui avevo visto realizzate nel 2007 le sole fondamenta ma, causa l’avvicendamento dei rettori del Santuario, il nuovo rettore non era a conoscenza della promessa fatta e ha provveduto in proprio a realizzare l’altare.
Non senza grandi fatiche “burocratiche” e doganali si è finalmente riusciti a far giungere a destinazione questa “arca” marmorea, arrivata nella sua collocazione definitiva giusto in tempo per la festa del 13 giugno di quest’anno.

Sull’urna è stata incisa la seguente iscrizione:
Fervida devotione confecta ac magna liberalitate in Basilica Patavina reposita
Divi Antonii Corpus haec urna retinuit ab A.D. MMVIII ad Annun MMX

 

Un grazie sincero ai tanti che si sono prodigati per raggiungere questo obiettivo:
• L’Impresa Ometto di Padova che ha coordinato tutta l’operazione;
• la ditta Margraf di Chiampo (VI) che a suo tempo realizzò l’arca e la donò (insieme alla Impresa Ometto) alla Veneranda Arca di S. Antonio e che l’ha tenuta in deposito per 8 mesi e realizzato l’incisione;
• la ditta Italbaltic Group di Concorezzo (MB) che ha curato e coperto una quota significativa dei costi di trasporto;
• la ditta T.R.N. IMBALLAGGI S.R.L. di Schio (VI) che ha curato gratuitamente l’imballaggio;
• il Console italiano a san Pietroburgo e i suoi collaboratori;
• molte altre istituzioni italiane e russe che si sono dimostrate molto collaborative.

La chiesa e l’altare, già sistemato, sono stati dedicati domenica 8 settembre 2013 con una solenne celebrazione presieduta da S.E. Mons. Paolo Pezzi (vescovo italiano della Provincia di Ravenna), Arcivescovo latino di Mosca.
La chiesa del convento antoniano, ancora tutta bianca, sta attendendo di essere affrescata da un frate-iconografo. Diverrà, speriamo, un gioiellino di arte francescana del nuovo millennio.