Alesandra Stivali (Cgil): “Inaccettabili tagli regione su centri anti violenza donne”

 

La regione Veneto dimezza i fondi per i centri anti violenza sulle donne in Veneto. Qui di seguito il commento di Alessandra Stivali, esponente della segreteria della CGIL del Veneto, che riceviamo e pubblichiamo:
“I numeri della violenza sulle donne nella nostra Regione sono preoccupanti e in crescita: nel 2013 quattro i femminicidi e 1269 le donne accolte nei centri antiviolenza. Lo scenario in cui avvengono le aggressioni non è più solo quello familiare, sono sempre più frequenti i casi registrati sui luoghi di lavoro.

Una situazione sempre più grave che dovrebbe indurre le Istituzioni e la società civile ad un impegno sempre maggiore per contrastare questo fenomeno. Mentre le associazioni di volontariato e le organizzazioni sociali sono in prima linea, l’Istituzione regionale si sta muovendo nella direzione sbagliata, o quanto meno in maniera contraddittoria.

Appena un anno fa è stata approvata la legge n. 5 del 2013: “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne”. Solo un anno dopo i fondi messi a disposizione passano da 400.000 euro a 200.000. Un dimezzamento inaccettabile, che non tiene conto dei dati di realtà e che rischia di lasciare centinaia di donne sole di fronte alle minacce, ai soprusi, alle aggressioni.
Occorre la mobilitazione di tutti per convincere il Presidente Zaia e l’Assessore Coppola a tornare sui loro passi e a confermare almeno i fondi stanziati lo scorso anno, senza i quali sarà impossibile difendere le vittime e verrà lasciato campo libero ai violenti.

Una battaglia così difficile ha bisogno di continuità e di programmazione, perché è innanzitutto un battaglia culturale, che solo con la costanza e l’impegno di tutti possiamo vincere. Nel 2013, insieme, con l’approvazione della legge regionale, abbiamo compiuto un primo decisivo passo in avanti. Non possiamo permetterci di tornare indietro”.

Alessandra Stivali