Incontro commercianti Ascom con il sindaco Bitonci: sul tavolo sicurezza e contraffazione

 

Idee chiare, iniziative concrete. E’ stata caratterizzata da un accentuato pragmatismo la partecipazione del sindaco Massimo Bitonci al consiglio direttivo dell’Ascom. A Patrizio Bertin e Franco Pasqualetti, rispettivamente presidente e vice dell’Ascom, che gli hanno espresso le preoccupazioni più importanti del comparto del terziario, Bitonci ha confermato il suo impegno.
Quattro le questioni più significative sul tappeto: sicurezza, abusivismo e contraffazione, infrastrutture e tasse. Oltre alle iniziative in favore del commercio e del turismo.

“La “Notte dei Colori” – ha detto in apertura di incontro il presidente Bertin – è stata la riprova di come la volontà e la determinazione possano realizzare una manifestazione di successo anche in pochi giorni”.
Una valutazione condivisa dal sindaco (“Un’iniziativa eccezionale per come è nata e per come si è svolta”) che, in proposito, ha rilevato come si attenda, dal tavolo del turismo, proposte concrete da qui alla fine dell’anno per poi avviare un programma di più ampio respiro per l’intero 2015.
Sicurezza. “In un certo senso – ha detto il sindaco – il clima è già cambiato. Merito, penso, di certe iniziative avviate dall’amministrazione anche se i limiti normativi sono tanti”.

Sull’abusivismo e sulla contraffazione, che in città sono rappresentati sì dai venditori abusivi ma soprattutto da una cittadella cinese in zona industriale che sembra refrattaria a qualsiasi regola, il sindaco ha confermato l’impegno per un controllo più stringente anche se non si è nascosto che, forse, si sarebbero potuti evitare certi problemi se la Zip fosse rimasta vincolata alla sua destinazione originaria ad area produttiva.
Per quanto riguarda le infrastrutture, ed in particolare il tema spinoso dell’ospedale, il sindaco Bitonci, nell’annunciare che il prossimo 28 luglio presenterà in Regione un proprio studio, non ha mancato di sottolineare la sua distanza dall’Università ed ha anzi chiesto alle associazioni di categoria di esprimersi sull’argomento.

“Per quanto ci riguarda – ha detto il presidente Bertin – noi siamo sempre stati contrari alle delocalizzazioni. I danni patiti dagli esercizi commerciali del centro quando se ne sono andati uffici importanti come l’Intendenza di Finanza, il Tribunale, l’Inail, ecc. sono un dato di fatto ed altrettanto saremo costretti a verificare nel caso l’ospedale abbandonasse l’area dove adesso sorge che verrebbe completamente stravolta”.
In ogni caso, per l’Ascom, ciò che conta sono scelte chiare e prospettive di sviluppo certe.

Infine le tasse. “Con la riduzione che abbiamo apportato all’addizionale e con la rimodulazione della Tasi abbiamo fatto uno sforzo importante che peserà sul bilancio comunale per circa 10 milioni di euro. Sinceramente, di più non avremmo potuto fare”.
Una battuta finale il sindaco l’ha riservata al calcio e al futuro incerto del Padova.
“Ci sono imprenditori che si stanno dando da fare – ha detto – ed io, personalmente, penso anche ad un azionariato popolare”. “Se ben orchestrato, potremmo pensarci anche noi” – ha chiosato il presidente Bertin chiudendo la parte pubblica del consiglio direttivo.