Calcio serie D: Biancoscudati Padova perde 1 a 0 a Valdagno. L’Altovicentino torna a -2 dalla capolista del girone

 

Un rigore negato al terzo minuto. Una traversa presa in pieno al secondo minuto della ripresa. E una vaccata grossa come un condominio combinata in difesa da Degrassi alla mezzora che ha permesso all’Altovicentino di passare in vantaggio. E’ questa la sintesi della prima ora di gara allo stadio dei Fiori di Valdagno, dove duemila padovani calati come se fosse stato uno spareggio promozione (e forse lo è davvero) hanno masticato amaro. Clicca qui per leggere la cronaca dei primi 45 minuti di gara
Complice la sfortuna e un Ferretti evanescente la gara se la sono goduta più i vicentini che i padovani. Mettici che al terzo minuto della ripresa, come detto, Sentinelli incoccia la traversa e la palla sbatte a pochi centimetri dalla linea, mettici anche che al quarto d’ora si apre una mischia davanti a Cicioni di quelle che a scapparci il goal ci si mette un attimo. E invece il portiere del Padova blocca, in qualche modo. E’ a quel punto probabilmente che la partita gira.
Il goal del Padova potrebbe arrivare già al ventesimo: sugli sviluppi di un cross Mattin tira di prima intenzione dal vertice della lunetta fuori dall’area. Di Filippo con un colpo di reni alza con la punta delle dita di quel tanto che basta: è la seconda parata decisiva del portiere vicentino.
Al ventesimo Parlato cambia Nichele con Amirante. E’ la mossa che prova a dare più peso in avanti, e se dietro ci si scoprirà, pazienza, non si potrà mica andare a casa con un goal sulla groppa senza aver provato fino all’ultimo di raddrizzare la gara vero?In attesa del goal che ne faccia esplodere la gioia i tifosi del Padova bruciano fumogeni e fanno esplodere petardi sotto la panchina dell’Altovincentino: sarà quasi sicuramente un’altra multa per la società biancoscudata e concretamente si rischia anche la squalifica del campo per una giornata. Il che vuol dire che la prima gara dell’anno i padovani potrebbero giocarla (se va bene) a Cittadella, o anche più distante. Manca un quarto d’ora e l’unica emozione è per una bella parata di Cicioni che si stiracchia un po’ troppo e deve ricorrere alle cure del massaggiatore. Il Biancoscudati Padova subisce e Parlato smadonna in panchina. Doveva essere la partita perfetta, aveva detto alla vigili. Per i primi 75 minuti non lo è stato, un po’ per quel rigore negato, un po’ per la sfortuna. Parlato lo capisce e getta nella mischia Ilari per Ferretti, che per la prima volta in questo campionato, non si guadagna l’ovazione del suo pubblico. Al 42esimo Cunico batte una punizione forte ma centrale e Di Filippo para senza grossi patemi. Finisce così una gara che per il Padova poteva significare l’inizio di una cavacata trionfale verso la promozione, ed invece segna il riavvicinamento dell’Altovicentino da -5 a -2. Insomma, prima di festeggiare ce ne vorrà un bel po’. Il Padova finisce in avanti, ma oggi la palla proprio non voleva saperne di andare dentro. Pazienza. Il Biancoscudati finisce il girone di andata con un ritmo indiavolato, con due sole sconfitte e un pareggio.

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