Fuori i razzisti dalla chiesa: parroco veneto fa infuriare chi spara slogan contro i profughi, e cita il vangelo di Matteo

 

C’è un parroco veneto che presta servizio in una piccola comunità di Spoleto che sta facendo parecchio discutere per il cartello affisso (foto tratta dal sito internet tuttoggi.info) Il messaggio è inequivocabile. Il parroco, Gianfranco Formenton, non è nuovo a forti provocazioni. Stavolta ha deciso di stigmatizzare certi “publicani” che come sepolcri imbiancati fanno, dicono e scrivono qualsiasi cosa contro i profughi provenienti dall’Africa e poi la domenica vanno a messa. Interessante leggere il passo del Vangelo di Matteo citato dal parroco veneto Formenton. Anche Avvenire, il giornale dei vescovi italiani, aveva criticato duramente il presidente del Veneto Luca Zaia dopo che lo stesso, interenendo a Quinto di Treviso dopo il rogo notturno di materassi e beni destinati ai profughi e dopo che i fascisti di Forza Nuova avevano gettato a terra il pane destinato ai migranti dall’Africa aveva detto “Vogliono africanizzare il Veneto”. Basta leggere questo documento (clicca per aprire il link) per capire quanto la frase di Zaia sia una colossale sciocchezza. 

Scrive Matteo nel Vangelo:
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».