Spaccate, scippi, furti e rapine in aumento a Padova. Ma adesso non è più “colpa del sindaco”. Metamorfosi spericolate del duo Saia-Bitonci

 

Aumentano gli scippi, da 44 del 2014 a 49 quest’anno, che deve per altro ancora finire. Aumentano i furti in appartamento: 593 contro 576. Più dieci per cento anche le rapine: 157 contro le 145 del 2014. Come denuncia l’articolo di Enrico Ferro oggi sul Mattino di Padova, le spaccate sono state dodici nelle ultime tre settimane. Contro il fenomeno strillavano Maurizio Saia e Massimo Bitonci all’unisono un “è colpa del sindaco, è colpa del sindaco”, rinforzati dall’opera “civica” delle fiaccolate dei commercianti dell’Acc di Massimiliano Pellizzari, in piazza a pochi mesi dalle elezioni ogni volta che ci fosse una telecamera di una qualche tv a disposizione.
Ora al governo della città ci sono Maurizio Saia e Massimo Bitonci: per un decennio abbondante in Senato a fare le stesse leggi contro cui si scagliano. Non è più colpa del sindaco, ora che il sindaco è della Lega. E’ colpa delle legge inefficaci, dice Maurizio Saia. Uno che in dieci e più anni di parlamento ha ricevuto di stipendio quasi due milioni di euro appunto per cambiarle e migliorarle quelle leggi. Siamo alla farsa tragicomica. Ci sarebbe da ridere se di mezzo non ci fosse la qualità della vita di una città che perde finanziamenti pubblici (nuovo ospedale e nuove linee del tram già finanziati e vittime della furia iconoclasta del leghista di Cittadella) se non perdesse Padova, oltre a moltissime manifestazioni culturali (biennale Cappochin e Sugarpulp) e la faccia, con ordinanze e crociate anti stranieri che stridono con la tradizione di una città che, fondata da profugo Antenore, ha accolto il naufrago Sant’Antonio, il toscano Galileo Galilei, il polacco Copernico ed ha visto nascere il Cuamm.
Avevano promesso sicurezza, stanno producendo solo figuracce. E se qualcuno lo fa notare, come il sottoscritto, partono puntuali le solite, schifose e squallide, minacce e ritorsioni.

Alberto Gottardo