Le Pigotta Unicef a Padova fatte dalle nonne dell’istituto AltaVitaIra

 

A un mese esatto dal giorno di Natale gli ospiti delle strutture di AltaVitaIra hanno consegnato all’Unicef di Padova le “Pigotte”. Da una quindicina d’anni l’ente di via Beato Pellegrino sostiene l’Unicef realizzando le bambole che l’Unicef pone in vendita in occasione delle festività natalizie per sostenere le campagne di vaccinazione che in Africa permettono di salvare la vita a migliaia di bambini ogni anno.
Quest’anno le Pigotte consegnate alla responsabile dell’Unicef di Padova Daniela Gucciole sono 140, frutto di migliaia di ore paziente degli ospiti di AltaVitaIra che nei centri servizi dell’ente hanno pazientemente lavorato di ago, filo e macchina da cucire per realizzare le bambole. Veri e propri pezzi unici vestiti di tutto punto con le chiome realizzate con lunghe trecce di lana, gli occhi ricamati, i golfii spesso fatti con i ferri da calza o l’uncinetto.
“C’è tanta passione in queste piccole opere di artigianato – spiega il presidente di AltaVitaIra Stefano Bellon – segno che è possibile creare un ponte di solidarietà e bontà tra le generazioni: l’operosa passione dei nostri ospiti diventa una opera di bene e di pace verso bambini che rischierebbero altrimenti non diventare mai adulti, falcidiati da malattie evitabili con un semplice vaccino. Spero che come ogni anno, siano molti i padovani che decideranno di regalare una Pigotta portando nelle case oltre ad un segno di speranza, anche una piccola opera della nostra comunità”.