Il vescovo di Padova presenta la “sua” squadra all’insegna della continuità: il vicario generale rimane monsignor Doni

 

Lavoro di squadra, collegialità, sinodalità. Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla fin dal suo ingresso in Diocesi ha sottolineato il suo desiderio di “camminare insieme” e ora, a quasi due mesi dall’inizio del suo ministero episcopale, ha individuato quello che sarà il “consiglio episcopale”, ossia i suoi più stretti collaboratori con cui intende condividere il “governo” della Diocesi nei prossimi mesi.

Un organismo contraddistinto in questa prima fase da alcune caratteristiche: collegialità nelle decisioni, senza togliere la responsabilità del vescovo e di ciascuno dei vicari episcopali; provvisorietà (per il momento il mandato è di un anno); sperimentazione, per raccogliere suggerimenti e contributi strada facendo e arrivare in futuro a un assetto definitivo; snellezza (cinque persone in tutto, compreso il vescovo).

Il collegio episcopale che coadiuverà il vescovo Claudio, operativo da mercoledì 9 dicembre 2015, è composto da:

– vicario generale, mons. Paolo Doni, che già ricopriva questo incarico prima della nomina del nuovo vescovo;

– vicario episcopale per la pastorale, mons. Renato Marangoni, con il compito di coordinare la pastorale, gli uffici diocesani, le aggregazioni e i movimenti ecclesiali, sostenere le parrocchie e le unità pastorale a sentirsi parte di un’unica chiesa;

– vicario episcopale per le relazioni con il territorio, don Marco Cagol. È un incarico nuovo che prevede la cura del rapporto con tutte le istituzioni, dalle amministrazioni pubbliche al mondo associativo, dal volontariato alla cooperazione, al mondo economico;

– vicario episcopale per i beni temporali della Chiesa (ossia economia e risorse), don Gabriele Pipinato. Anche questo è un incarico nuovo e prevede un’attenzione alla gestione economica e alle risorse non solo della Diocesi, ma anche di tutti gli enti a essa collegati.