Despar rimette in circolo oltre 5 milioni di euro di generi alimentari ancora buoni

 

Tutte le filiali Despar, Eurospar e Interspar dell’azienda sono abbinate a una o più enti o associazioni che si occupano della ridistribuzione dei prodotti a chi ne ha bisogno. 
L’AD Paul Klotz: “La prevenzione dello spreco è uno dei fondamenti della nostra responsabilità sociale d’impresa”.

Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio nazionale Waste Watcher di Last Minute Market / Swg in occasione della 4° giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, lo spreco annuale di cibo in Italia ammonta a circa 16 miliardi di euro, ovvero l’1% del Pil. Si spreca soprattutto nelle case: circa 145 kg di cibo all’anno per famiglia, valore che è pari al 75% dello spreco complessivo in Italia, per un costo di 360 € annui.

Sommando allo spreco domestico le perdite in campo (circa 1 miliardo e 25 milioni), gli sprechi nell’industria (circa 1 miliardo e 160 milioni) e nella distribuzione (circa 1 miliardo e 430 milioni), si arriva al valore di 15 miliardi e 615 milioni di spreco alimentare annuo (valore riferito all’anno 2015, elaborazione Distal Università di Bologna e Last Minute Market su dati Borsa Merci Bologna).

La grande distribuzione finisce spesso sul banco degli imputati: in realtà è forse l’attore che, lungo la filiera dal produttore al consumatore, controlla maggiormente lo spreco e mette in atto buone pratiche per prevenirlo.

Ne è una prova il risultato raggiunto nel corso del 2016 da Aspiag Service, la concessionaria Desparper il Nordest, grazie all’ormai consolidata collaborazione con Last Minute Market e con Banco Alimentare.

L’azienda ha abbinato tutte le proprie filiali 224 filiali Despar, Eurospar e Interspar in Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige ad almeno un’associazione di riferimento che, con cadenza regolare, ritira e ridistribuisce tutta la merce perfettamente commestibile ritirata dagli scaffali perché, per diverse ragioni, non può più essere venduta.

Grazie all’allargamento della rete di supermercati aderenti al progetto, nel 2016 Despar Nordest ha recuperato e rimesso virtuosamente in circolo merce per un valore totale di 5.405.863,38 euro.

Il 45% di questo valore (2.420.822,46 euro) è stato recuperato in Veneto ed Emilia Romagna; 1.859.368,52 euro in merce sono stati invece recuperati e ridistribuiti in Friuli Venezia Giulia; tra le associazioni assistite in Trentino Alto Adige, invece, è stata ridistribuita merce per 1.125.672,39 euro.

La lotta allo spreco alimentare è parte integrante della nostra responsabilità sociale d’impresa: i nostri primi progetti di recupero delle eccedenze alimentari risalgono al 2003”, racconta Paul Klotzamministratore delegato di Despar Nordest. “Nel frattempo ci siamo attivati anche sul fronte dell’educazione alimentare, in particolare con il progetto didattico ‘Le Buone Abitudini’, che in dieci anni ha coinvolto oltre 1.500 insegnanti e 40.000 bambiniPromuovere l’educazione alimentare è una battaglia centrale per favorire una svolta culturale sui temi dell’alimentazione e della salute, restituendo il giusto valore al cibo”.

Dal 2016, inoltre, l’azienda ha intensificato la collaborazione con Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market, organizzando anche degli incontri informativi per i volontari delle oltre 200 Onlus assistite, con l’obiettivo di illustrare i rivolti legislativi della cessione merce (in particolare alla luce della nuova legge “antispreco” entrata in vigore lo scorso settembre) e gli aspetti igienico-sanitari connessi con l’attività di donazione, raccolta e ridistribuzione del cibo.