Due parole (scritte col cuore) su Fabrizio Politi e Sixthcontinent

 

C’è un imprenditore visionario che si è messo in testa di cambiare il sistema economico delle multinazionali che rende sempre più ricchi pochi e sempre più povere le masse. Non è per nulla comunista, anzi viene dallo stesso sistema che ora combatte a colpi di click. L’ho incontrato di nuovo l’atra sera a Villa Italia, zona Padova est, al termine di un meeting: si chiama Fabrizio Politi, costruiva jacht di superlusso ed è stato protagonista di un servizio sul lusso e lo sbrilluccicante successo che fece epoca (clicca qui per vedere il servizio di Exit sei anni fa). E’ anche finito agli arresti domiciliari per una storia in cui non solo non c’entrava nulla, ma materialmente era impossibile che avesse combinato pasticci (dopo due giorni per fortuna lo hanno liberato, quando la giustizia sbaglia se ne accorge in fretta grazie a Dio). Insomma dovessimo fare per forza un paragone potremmo dire che Fabrizio Politi è stato un po’ il Briatore della Versilia. Con una differenza però: Fabrizio Politi è una persona umile, lo capisci quando gli parli: ti guarda negli occhi ed ama ascoltare più che parlare.

Ora si è messo in testa di “redimere” anni di fuoriserie, belle donne e una vita spinta sempre al massimo. Con un algoritmo Mo.mo.sy. che battezza come buone o cattive le aziende in base alla ricchezza che spostano e redistribuiscono. Ha 21mila affiliati il network sixthcontinent.it e l’altro giorno uno degli affiliati ha comperato addirittura un pianoforte. L’ha pagato a sconto, mentre al negoziante è andato il prezzo intero. Impossibile? Forse. O forse Fabrizio Politi è davvero un rivoluzionario, che del sistema finanziario e capitalistico ha assorbito tutti i vizi ed ora sa come cambiarlo in un sistema che premi la persona prima dell’accumulo di capitale

Per maggiori info www.sixthcontinent.com