Le “barriere di ingresso” nel sistema gioco

 

Si è detto più volte che il sistema-gioco ed il sistema casino online con bonus è una riserva di Stato e come tale lo rappresenta ed agisce in virtù delle concessioni che lo stesso Stato rilascia e che gli operatori acquisiscono previa presentazione di “requisiti” controllati e valutati da chi ne è deputato. Questi requisiti, però, ad oggi, sembrano essere insufficienti o, forse, carenti poiché consentono un “intrufolarsi” di personaggi “alquanto scomodi” (appartenenti ad organizzazioni criminali) negli organigrammi delle società di gestione del gioco, creando non pochi inconvenienti. Si è anche detto che la malavita sembra essere sempre un passo avanti alla legalità e trova sempre il modo e la maniera di raggiungere i suoi scopi aggirando leggi ed ostacoli ed arrivando ad entrare in strutture che “danno una sorta di potere” e che permettono, poi, di gestire il malaffare all’interno di una attività assolutamente legale e lecita come le concessionarie di gioco lecito. Ecco, di conseguenza, che i “famosi requisiti” di cui si devono ammantare le società che trattano di gioco devono essere assolutamente più controllati, più severi, più approfonditi e non devono dare spazio ad ingressi non graditi alla legalità. Di conseguenza, si potrebbe innanzitutto prevedere, in considerazione che il mercato dei giochi è sempre più internazionalizzato ed integrato a livello europeo, che siano annoverate tra le cause ostative al rilascio di qualsiasi licenza o concessione le condanne erogate all’estero quanto meno per i reati di criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio. E prevedere anche provvedimenti di confisca e sequestro in relazione alla fattispecie di gioco illecito. Sarebbero dei gran “bei passi in avanti” per evitare ingressi sgraditi e sgradevoli nella legalità. Poi, si potrebbe anche inserire, in analogia a quanto previsto dalle norme sugli appalti pubblici, il divieto di partecipazione alle gare per quegli operatori colpiti da sanzioni di interdittiva sulla responsabilità amministrativa delle società e degli enti, così come da quelli colpiti da altra sanzione che comporta il divieto di contrarre rapporti con la pubblica amministrazione o che abbiano subito condanna per il reato di falso in bilancio. Sempre, poi, per rafforzare “le barriere di prevenzione” del gioco legale e dei casino migliori è indispensabile estendere l’applicazione della normativa che sottopone il rilascio delle autorizzazione ai requisiti previsti dalla legge antimafia a tutta una serie di soggetti che invece attualmente sono esclusi. Lo ”standard antimafia” e di moralità deve essere assolutamente omogeneo per tutta la filiera del gioco pubblico, dal vertice (concessionario) all’ultimo gestore (esercente) che si tratti di gioco online o di raccolta di gioco terrestre, di gestori di apparecchi o terzi incaricati, di produttori o di importatori di apparecchi da intrattenimento. Ovviamente, va tenuto presente che tutti gli interventi per riformare le barriere di ingresso nel sistema dei giochi dovranno tenere conto della normativa europea relativa alla giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia di gioco, salvaguardando l’efficenza del sistema italiano nell’ottica dell’ordine pubblico. Sarà fondamentale, per il futuro, che anche di operatori di società che hanno sede all’estero abbiano l’obbligo di concessione od autorizzazione di polizia e che questo sia ancorato alla tutela degli interessi di ordine pubblico. Parimenti sarà indispensabile, e non più procrastinabile, un intervento che tenda ad uniformare la tempistica delle gare di concessioni di gioco, troppo spesso emesse con scadenza imminente tramite provvedimenti scarsamenti studiati circa la conseguenze che potrebbero derivare da una normativa imperfetta: e di imperfetto nel sistema-gioco italiano c’è davvero tanto.