Confindustria di Padova, Treviso e Vicenza unite per contare di più

 

Il Veneto Centrale si conferma laboratorio in movimento, dalle frontiere produttive e le filiere all’associazionismo confindustriale. Pronto a gettare le basi per superare il “confine” provinciale e dare vita a un vero e proprio sistema associativo ‘aperto’. Dove ognuna delle 6.000 imprese associate a Padova, Treviso e Vicenza potrà liberamente circolare e scegliere a quale associazione rivolgersi per questo o quel servizio, indipendentemente dalla territoriale alla quale è iscritta, privilegiando di volta in volta specializzazione e competenza. Un’innovazione di sistema che conferisce centralità e piena sovranità all’impresa, libera di muoversi nel nuovo network del Veneto Centrale, coerente con la Riforma Confindustria, ma anche con i valori di libero mercato, concorrenza e merito.

È il cambio di paradigma deciso da Confindustria Padova, Confindustria Vicenza e Unindustria Treviso e sancito oggi a Padova dalla firma di un inedito e ambizioso Accordo da parte dei rispettivi presidenti, Massimo Pavin, Giuseppe Zigliotto, Maria Cristina Piovesana, alla presenza dei direttori Paolo Giopp, Daniele Valeri, Giuseppe Milan. Un accordo destinato ad aprire una nuova prospettiva nelle relazioni tra le imprese e l’associazione di appartenenza.

In un contesto in rapidissima trasformazione e riposizionamento, dalle pressioni competitive alla complessità dei bisogni delle imprese, all’architettura dello Stato, le associazioni confindustriali di Padova, Treviso e Vicenza – punto di riferimento in un macro-distretto che addensa il 65% del valore aggiunto manifatturiero veneto (e il 66% dell’export) – si sono poste da tempo il tema di ripensare il loro assetto organizzativo e le modalità di relazioni con le associate. L’impegno ha dato avvio, a partire dal 2012, a innovative forme di collaborazione e integrazione di attività, servizi e rappresentanza nelle aree ambiente, internazionalizzazione, credito e finanza.
L’Accordo di oggi accelera il processo, con la progressiva integrazione di tutti i servizi associativi e attività di consulenza, e pone le basi per superare la “geografia” provinciale. L’apertura dell’offerta associativa è una premessa indispensabile per valorizzare le specializzazioni e le eccellenze di ogni associazione, evitare duplicazioni, aumentare la dimensione dei bacini di utenza e quindi le risorse disponibili per nuovi e più evoluti servizi a vantaggio delle imprese. L’Accordo allarga il perimetro dei servizi progressivamente integrati e comprende, tra gli altri, ricerca e innovazione, fisco, lavoro e previdenza, diritto d’impresa, education, sicurezza, territorio e urbanistica.
Il libero accesso ai servizi di Confindustria Padova, Confindustria Vicenza e Unindustria Treviso, da parte di tutte le imprese associate a ciascuna di queste territoriali, diventerà effettivo novanta giorni dopo la sottoscrizione dell’Accordo. Un periodo indispensabile per predisporre, in maniera congiunta e omogenea, i canali di promozione e informazione e le modalità di accesso e relazione più agibili alle imprese (database, strumenti informativi, web).
Le novità dell’Accordo, anticipate alle associate da una lettera dei presidenti, prevedono un anno di sperimentazione e quindi la verifica per valutare l’impatto sulle strutture, la qualità dei servizi e la soddisfazione delle imprese.

«L’intesa di oggi, fortemente condivisa – dichiara il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin – completa e rilancia l’ambiziosa sfida di una nuova visione di Confindustria, capace di trasformarsi in un mondo in continua evoluzione e di creare nuovo valore per le proprie imprese. Proprio mentre si dibatte sulla capacità dei corpi intermedi di interpretare e farsi portatori di interessi, tre grandi associazioni confindustriali venete protagoniste dello sviluppo dei rispettivi territori, mettono a fattor comune i valori dell’appartenenza e dell’identità e le migliori competenze e gettano il cuore oltre i “confini” provinciali. Un processo senza ritorno che guarda al futuro e alla decisiva centralità dell’impresa».

«Con l’accordo odierno sperimentiamo il capovolgimento dell’ordine gerarchico e dell’impostazione sulla base dei quali si è retta la relazione associativa – sostiene la presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana -. Il ‘mercato’ associativo su base provinciale deve adeguarsi alle esigenze sempre più differenziate delle imprese e alle trasformazioni economiche, sociali e istituzionali. Per questo abbiamo voluto aprire una nuova prospettiva che trasferisce la ‘sovranità’ dall’Associazione alle imprese, che sono ora al centro e al di sopra della relazione associativa, dando così sostanza ai valori di Confindustria: il libero mercato, l’abbattimento dei vincoli che limitano la concorrenza e il riconoscimento del merito».

«Questo passaggio permette alle nostre tre associazioni di raggiungere una nuova tappa nel processo di collaborazione e sinergia avviato in questi anni e che ha fin qui dato risultati positivi – sottolinea il presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto -. Dar modo alle nostre imprese di poter ottenere assistenza in tutte le nostre strutture significa mettere a disposizione un servizio in più per gli associati ed essere sempre più vicini alle esigenze. Con questa nuova forma di collaborazione, dunque, uno più uno più uno non fa più tre, ma almeno quattro: alla somma algebrica si aggiunge il valore che deriva dal lavoro di squadra e dall’intreccio delle esperienze e delle eccellenze delle nostre associazioni».