Nuovo stadio euganeo: il Pd può continuare a dare segnali contrastanti su temi fondamentali. L’analisi di Paolo Giaretta

 

Molto singolare la posizione del PD cittadino. Non passa occasione per fare polemiche contro altri dirigenti. Rottamati i più anziani adesso i giovani se le danno di santa ragione. Ogni occasione è buona, dalle nomine in regione, alle difficoltà oggettive del PD, adesso in via preventiva sullo Stadio. Per aver timidamente osservato qualche tempo fa che Bitonci è ben in palla nelle opinioni della cittadinanza e che occorre darsi una mossa sono stato solennemente reguardito. Ma qui assistiamo ad una guerra per bande senza conduzione politica e Bitonci gode.
Dichiara il segretario del partito di fronte alla presentazione di un progetto ipotetico per un nuovo stadio con annessi e connessi “non è il momento di alzare barricate ma di approfondire le caratteristiche del piano senza bocciature preventive…questa dovrebbe essere la via preferenziale anche per una forza di opposizione che ama la città e non la faziosità dello scontro politico”. Benissimo, in linea di principio io sono d’accordo. Sarà lecito però domandarsi chi finora ha condotto l’opposizione a Bitonci in modo prevenuto, mai prevenendo i temi ma inseguendolo nel campo a lui favorevole. Mi risulta che il segretario del partito dal 2014 e il capogruppo dall’inizio della tornata amministrativa siano gli stessi Bressa e Zampieri. Se finora è stata fatta una opposizione sbagliata (e io penso che si sarebbe potuto farla meglio) i responsabili sono coloro che avevano potere e ruolo per farla e non l’hanno fatta. Un po’ troppo poi voler fare anche la lezione.

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