Il premio giornalistico “Penna d’oca” 2017 a Cristina Salvato de Il Mattino di Padova, menzioni per Livieri e Ingegneri

 

Cristina Salvato, 46 anni, cronista del “Mattino di Padova”, è la vincitrice del premio Penna d’oca 2016 promosso dall’Associazione Stampa Padovana con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. La giornalista è stata premiata nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sala Rossini del Pedrocchi a Padova. Due menzioni speciali “Giornalismo d’inchiesta” sono state assegnate ai giornalisti Luca Ingegneri (Il Gazzettino) ed Elena Livieri (il Mattino).

La “Penna d’oca” è lo storico riconoscimento dell’Associazione Stampa Padovana, nato dopo la seconda guerra mondiale e oggi assegnato con l’obiettivo di sottolineare il ruolo e la funzione che il cronista svolge nel lavoro quotidiano a contatto con i cittadini. Il tema scelto per l’edizione 2016 era “Padova e provincia: un anno di cronaca”. Tra i servizi arrivati alla giuria, composta dal direttivo di Assostampa Padova e dal presidente dell’Ordine dei giornalisti, il premio è andato al paginone sulla “ricetta delle donne per combattere la crisi”, pubblicato tra novembre e dicembre del 2016 sul “Mattino di Padova”. Cristina Salvato è stata premiata per aver “raccontato, in un tempo lontano dai servizi che escono solo per l’8 Marzo, quattro storie di imprenditoria femminile in cui le protagoniste trovano dentro di sé la forza per rimettersi in gioco, lavorando senza rinunciare alla maternità, anzi, dando un esempio importante nel volontariato. Abituati come siamo a leggere articoli che esaltano il negativo, trovare una ricerca di fatti positivi apre il cuore”. La giuria ha assegnato due menzioni speciali “Giornalismo d’inchiesta”. Luca Ingegneri (“Il Gazzettino”) è stato premiato perché “Con il servizio ‘La Tari resta ‘fantasma’ / per mille contribuenti’ ha portato alla luce e ricostruito gli otto anni di caos nella gestione e nel pagamento della tassa dei rifiuti. L’ha fatto pubblicando articoli di denuncia, documentati e ben scritti facendo emergere le inefficienze del sistema in una lunga inchiesta cominciata nell’autunno 2015 e che è proseguita fino alla primavera del 2016”. Elena Livieri è stata premiata perché “Con l’inchiesta su ‘Padova Tre’ ha raccontato attraverso pagine documentate lo scandalo relativo alla società del servizio rifiuti della Bassa Padovana. L’ha fatto cercando di rendere comprensibile al lettore comune un tema complesso, che si articola su più livelli e che presenta connessioni e reti di potere che la giornalista ha saputo illustrare con precisione e chiarezza”.
Alla cerimonia, che aveva il patrocinio del Comune di Padova, erano presenti le principali autorità della città: il prefetto Renato Franceschelli, il questore Gianfranco Bernabei, il comandante provinciale dei Carabinieri Stefano Iasson, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Gavino Putzu e Vincenzo Puccia, del comando di Padova dei vigili del fuoco. Hanno partecipato anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti Gianluca Amadori e la vicesegretaria vicaria del Sindacato regionale dei giornalisti Monica Andolfatto. Amadori e Andolfatto hanno ricordato i gravi problemi del lavoro giornalistico. Il presidente dell’Ordine ha sottolineato l’alto profilo degli elaborati arrivati per il premio. “Qui ci sono esempi del giornalismo che ci piace, abbiamo letto lavori che hanno scavato fra le cose positive e fra quelle negative. In un’epoca in cui sta saltando la mediazione, questi lavori dimostrano che c’è ancora bisogno dei giornalisti”. Andolfatto ha parlato di una categoria, quella dei cronisti, “attaccata dall’interno e dall’esterno, che ha un ruolo irrinunciabile all’interno del territorio”.
La consigliera di Assostampa Cristina Marchesi e l’inviato del “Mattino” Stefano Edel hanno ricordato l’alto profilo, umano e professionale, di Giancarlo Murer, che fino all’anno scorso partecipava alla cerimonia di presentazione attraverso Stampa Veneta Insieme. Fotoreporter e videomaker, pioniere nel mondo delle televisioni, è mancato a settembre del 2016. Assostampa ha consegnato alla moglie Ines Maria Finizio una targa-riconoscimento per ricordare “un giornalista che attraverso la telecamera ha raccontato i cambiamenti del Veneto dagli anni Cinquanta a oggi. Un maestro per molti che oggi lavorano nelle televisioni nazionali e locali. E un amico con cui” Assostampa ha “condiviso dal 2013 al 2016” la “cerimonia, andando a premiare tramite Stampa Veneta Insieme Aldo Comello, Renzo Mazzaro, il compianto Bruno Agrimi e Roberta Polese”.
Gli articoli premiati saranno presto disponibili sul sito www.assostampa-padova.it.