Utopya fotografia giovedì 3 dicembre porta al Vintage Club Paolo Spigarol, ritrattista della natura veneta

 

Nuovo appuntamento con la fotografia d’autore per Utopya Fotografia: giovedi 3 dicembre alle ore 21 al Vintage Club in Via Ognissanti 83 a Padova, è ospite il fotografo e artista trevigiano Paolo Spigariol. Come sempre la serata è animata da Franco Tanel, anima dell’associazione che sta portando a Padova professionisti dell’immagine fotografica di fama nazionale ed internazionale. 

Spigariol, trevigiano è un artista profondamente legato alla propria terra, pur avendo realizzato in passato numerosi reportage in giro per il mondo dall’Islanda all’Australia.

Nato come fotografo naturalista (ha pubblicato su tutte le principali riviste specializzate e vinto numerosi premi a concorsi internazionali) racconta da decenni il territorio veneto, attraverso la natura, il paesaggio e i prodotti tipici che segnano la cultura di questa regione. Da alcuni anni ha intrapreso un originale percorso artistico nella fotografia di ricerca, che si concretizza in opere sorprendenti per contenuto e scelte espressive.

Paolo spiega: “Catturato dai colori e dalle forme dei radicchi ricoperti di brina ho capito che dovevo dare ascolto a ciò che la mia duplice essenza pretendeva in

maniera sempre più pressante. Sono nate così le “Orto-Grafie”. Un percorso di ricerca artistica, in parte privo di riferimenti, che negli anni si è sviluppato articolandosi in molti progetti e varie discipline. Fotografia, scultura, multivisione, fine-art, per arrivare alle installazioni multimediali e sensoriali.

L’autore le descrive così: “Le “Orto-Grafie”, così le ho chiamate, sono la risposta al mio bisogno di far convivere immaginario e reale, astratto e tangibile, sogno e

materia.

Mi piace definirle “sculture fotografiche”. Le immagini si fondono con la terra stessa adattandosi alla sua irregolare superficie, ne seguono le curve e i piccoli rilievi, si scontrano con asperità e sassi, si sfumano a volte fino a perdersi assorbite in una materia viva, assetata di liquido e di colore. I risultati sono solo in parte prevedibili gli elementi e i processi naturali non si possono mai del tutto controllare, né controllarli del tutto è mia volontà.

Ne nascono delle fotografie, stampate su vera terra, che sono reali e autentici frammenti di orto e di campagna, da guardare e da accarezzare. Caratterizzate spesso da un profondo reticolo di crepe tipiche di terre riarse e sofferenti, talora contaminate e in parte fagocitate da asfalto e cemento, così come nella realtà. Fotografia e materia diventano un solo indissolubile elemento, nel contempo oggetto e soggetto.

La serata è come sempre gratuita e ad ingresso libero, con la possibilità a partire dalle ore 20 di cenare a buffet per soli 12 euro.