Pasqua a Padova: i menù dei ristoranti tra i 40 e i 50 euro di media a testa lanciano il “tutto esaurito” secondo Appe

 

Il barometro volge al bello per la Pasqua e la Pasquetta al ristorante, nonostante l’addensarsi di incognite metereologiche.
«Speriamo che non si tratti solo di un segnale positivo isolato – esordisce Erminio Alajmo, Presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova – tutta la categoria degli operatori della ristorazione si sta impegnando per far vivere ai clienti una Pasqua serena a tavola, coniugando qualità e prezzi contenuti».
Nei ristoranti e trattorie la formula, nella maggioranza dei casi, sarà dunque quella del “tutto compreso” – in grado di conciliare le esigenze organizzative del locale con quelle di risparmio dei clienti – per una spesa media variabile tra i 40 e i 50 euro a persona. Prezzi in linea con quelli dell’anno scorso, nonostante gli aumenti delle materie prime, delle utenze e del costo del lavoro che i gestori hanno in qualche modo “assorbito”, sacrificando i propri bilanci aziendali.
In base alle rilevazioni effettuate dall’APPE su un campione di operatori aperti durante le festività, le prenotazioni sono generalmente soddisfacenti, con qualche impennata nel comprensorio dei Colli Euganei, con la tendenza verso il “tutto esaurito”.
«Molti ristoranti – osserva Alajmo – consentono di passare una festività fuori casa rispettando la tradizione anche a tavola, con il menu pasquale del proprio territorio, abbinato ai vini locali, senza necessariamente spostarsi troppo dai luoghi di residenza e con un occhio di riguardo al portafogli».
Curiosando tra i vari menù, non mancano il classico agnello (cibo rituale della tradizione cristiana) e capretto, declinati nelle tante varianti. Non mancano tuttavia menù vegetariani o vegani, per incontrare le esigenze di una fascia sempre più importante di clientela. Nei primi piatti primeggiano le proposte a base di asparagi padovani ed erbette spontanee di stagione. Sul fronte “dolci” è tutto un tripudio di focacce pasquali e “colombe” di pasticceria, variamente ricombinate con salse alle creme ed impreziosite da frutta fresca, agrumi o cioccolate.
«Auguro a tutti – conclude Alajmo – clienti e colleghi ristoratori di vivere una Pasqua di serenità, all’insegna della buona tavola».