Alì supermercati continua ad aiutare il banco alimentare e contro gli sprechi alimentari adotta cucine popolari e Beati i costruttori di pace

 

Oltre mille kit alimentari in un anno e l’impegno ogni giorno da parte di due punti vendita a non sprecare nulla, destinando i prodotti sotto scadenza o deteriorati negli involucri esterni a due opere benefiche quali le cucine popolari di via Tommaseo, rette da suor Lia e i Beati i costruttori di Pace di don Albino Bizzotto che aiutano i particolare i migranti ed i nomadi. E’ l’impegno che, nei confronti delle cucine popolari si rinnova per il quinto anno e i cui risultati, unitamente all’eccezionale raccolta a favore del banco alimentare, sono stati illustrati durante una conferenza stampa oggi all’Alì di via Saetta, a San Carlo, zona Arcella di Padova. 7

Sempre piuttosto schiva con le telecamere, ha fatto un’eccezione suor Lia che alla domanda della cronista di Telenuovo Marzia Pretolani su quale sia la più grande soddisfazione di questi anni ha risposto come al solito in maniera tutt’altro che banale. “Soddisfazioni? Nel senso stretto del termine in un’opera come questa non ce ne sono – ha detto suor Lia – certo c’è la consapevolezza di portare una goccia nel mare del bisogno che c’è in una città come Padova dove ogni giorno sono più di 500 le persone che si rivolgono alle nostre strutture. Abbiamo il senso del limite della nostra opera. La soddisfazione sta nel fatto di avere la opportunità di servire la vita, il prossimo, in particolare i deboli e bisognosi. E questo è reso possibile grazie all’opera dei volontari ed alla divina Provvidenza”. 

Viene voglia di abbracciarla, suor Lia, così minuta però anche così forte nella sua fragilità di piccola e anziana donna che serve gli ultimi di una società che vive i poveri come degrado, da nascondere se non da eliminare. 

Sottolinea il ruolo dei clienti Alì Matteo Canella, direttore degli affari generali del gruppo da oltre un miliardo di euro di fatturato. 

“Abbiamo raccolto grazie alla generosità dei nostri clienti che abbiamo supportato, oltre 72 quintali di kit alimentari: delle sorta di spese minime per un nucleo familiare. In totale 1166 kit che i clienti hanno deciso di donare anzichè scegliere un premio per sè dal catalogo della raccolta punti. E’ a loro che va il nostro ringraziamento. Noi proviamo a fare del nostro meglio, ad esempio mettendo a disposizione delle cucine popolari e de i Beati i costruttori di Pace la merce ancora buona ma che non possiamo mettere in vendita perchè troppo vicina alla scadenza o perchè deteriorata nella confezione. La sperimentazione è iniziata al punto vendita di via Saetta a Padova e di via Modigliani ad Albignasego. Puntiamo a fare sempre di più per migliorare la qualità della vita del territorio in cui operiamo con i nostri punti vendita, consci che il nostro contributo è tale passando attraverso una generosità che i nostri clienti ci spingono ad amplificare e che parte da loro”.