Amministrative Padova 2017: i “cespugli” del centro si smarcano dall’ipotesi Sergio Giordani

 

Due su tre erano a fianco di Massimo Bitonci nella notte della sua elezione a sindaco di Padova nel giugno di tre anni fa. Ora tutti e tre i capi delle anime del centro (ed ex destra) padovano si smarcano nettamente da Massimo Bitonci ma anche da Sergio Giordani. Facendo prevedere che un candidato alternativo ai due probabili principali candidati sarà espresso nel corso delle prossime settimane. A dare conto dei movimenti nel popolo deluso da Massimo Bitonci, ma incompatibile con il centrosinistra secondo le categorie del ‘900, sono Maurizio Saia (ex An di rito finiano ed ex assessore della giunta Bitonci), Domenico Menorello, candidato alle politiche del 2013 con i fedelissimi di Mario Monti, già compagno di Maurizio Saia nella giunta Destro nel 1999, e Rocco Bordin, che in quella giunta Destro arrivò più tardi, ed ora parla a nome del raggruppamento tosiano del Fare. A darne conto il Corriere del Veneto di oggi. Lo strappo con Giordani appare netto. Tutto da capire il percorso che porterà ad un candidato pronto a sacrificare il proprio nome per, al momento, giocare una partita difficilissima per superare lo scoglio dell’ultimo posto utile per entrare almeno in consiglio comunale.