Sergio Giordani su bus e tram: la visione del candidato di Pd e Nuovo centro destra sul trasporto pubblico

 

Sergio Giordani molla la Porsche e sale sul tram e smonta dal bus. Per chi lo conosce non vederlo arrivare rombante in via Cassan sarà certamente un a novità. Eppure è così: oggi Giordani ha preso l’autobus per spiegare la sua visione della mobilità pubblica. Quello che segue è i suo racconto in prima persona da utente dei mezzi di BusItalia Veneto:
Questa mattina alle 7 ero al capolinea del tram alla Guizza. Fino alle 10,30 ho girato la città utilizzando il tram e vari autobus, il 18, il 9 e il 10. Ho voluto verificare di persona, anche se questa volta per poche ore, come funziona il servizio di trasporto pubblico in città, parlare con i passeggeri e con autisti e controllori che assicurano le corse. Mercoledì prossimo, 15 marzo alle 19 incontrerò anche, al mio “Punto Giordani” in Piazza della frutta i Comitati degli Utenti del trasporto pubblico che si battono giustamente per un suo potenziamento e miglioramento. Ho visto cose che funzionano ed altre che evidenziano problemi anche importanti Il tram va bene, ed è apprezzato da tutti i passeggeri che chiedono, sostanzialmente, più corse nelle ore di punta, in modo da avere anche mezzi meno affollati. Apprezzano l’accessibilità migliore rispetto ai bus e la puntualità che il tram messa però a rischio dalle decisioni prese dalla vecchia amministrazione, che ha favorito l’uso dell’auto sulle stesse direttrici del tram, come alla Guizza. Il tram funziona e quello che ha fatto Bitonci, rinunciando ai 60 milioni di euro che ci avrebbero permesso di realizzare una seconda linea, è stato davvero un inutile sgarbo alla città che causa un danno a tutti i padovani. Sempre a proposito di soldi, i tecnici mi hanno spiegato che un aumento della velocità media anche di un paio di km/h oltre a dare un servizio più veloce ai cittadini, permette un taglio dei costi fino ad un milione di euro l’anno. Ho raccolto molte lamentele per quanto riguarda il servizio degli autobus, sia da parte dei cittadini che da parte degli autisti e i risultati si vedono: negli ultimi due anni i passeggeri sono diminuiti di oltre 650.000 unità. Paghiamo ancora una riorganizzazione delle linee e degli orari, fatta a settembre del 2015, in modo probabilmente affrettato e superficiale. E’ stata fatta una marcia indietro parziale, ma non tutti i problemi sono risolti. I collegamenti da molti quartieri verso il centro sono peggiorati con frequenze più dilatate, e in molti mi chiedono una reintroduzione del “Diretto Piazze”. Ho parlato con autisti appassionati del loro lavoro ma che segnalano turni di guida sempre più lunghi e orari non realistici, per cui non hanno il tempo neppure di sgranchirsi le gambe ai capolinea prima di ripartire in direzione opposta. Poi, soprattutto chiedono che siano ripristinate le corsie preferenziali, unico modo per offrire un servizio di qualità realmente alternativo al mezzo privato. Molte sono state ridotte o eliminate, come in via Beato Pellegrino e su quelle esistenti si tollera il parcheggio selvaggio delle auto. Così non va bene. La giunta uscente ha fatto di tutto per favorire l’ingresso delle auto in centro, una politica fuori dal tempo e assurda, vista anche la struttura della nostra città. Prenderò in mano la questione trasporto pubblico e dopo aver ascoltato le richieste dei cittadini ne parlerò seriamente con i responsabili di BusItalia Veneto. Un sistema di trasporto pubblico efficiente per me è, non solo un dovere nei confronti di tutti i cittadini, ma anche una parte importante del mio progetto per una città più bella, più sana e vivibile.