Ristrutturazione del Plebiscito costosa e inutile? Sebastiano Arcoraci invita Bitonci ad occuparsi dei veri problemi di Padova

 

Notizie sempre più dettagliate di stampa informano , con tanto di schema progettuale e rendering , che Padova avrà il suo Allianz Arena ( Patavium Arena) per la gioia di una sparuto gruppo di tifosi del glorioso Calcio Padova.
Premesso che nel programma elettorale, depositato in Comune all’atto del suo insediamento da Sindaco era previsto solo un intervento di miglioria del Plebiscito e non il nuovo Stadio cittadino, mi permetto di fare alcune modeste osservazioni su una scelta che appare ormai definitiva ma per la quale inviterei il Sindaco ad approfondirne ulteriormente la relativa opportunità.
1 – Da circa un decennio nessuna, dico nessuna, Pubblica Amministrazione spende il pubblico denaro dei contribuenti per finanziare il calcio professionistico gestito solitamente in forma di Società di Capitali.
Si assiste infatti, da alcuni anni, a scelte di segno contrario che vedono le Società di calcio professionistico promotrici della realizzazione di uno stadio di loro proprietà.
A parte l’esempio eclatante della Juve, altre Società come l’Udinese o il Sassuolo hanno operato in tal senso.
A Cittadella ( di cui Bitonci è stato per lunghi anni Sindaco) ad esempio nell’adeguare il proprio stadio ai requisiti richiesti per ospitare la serie B , Il Cittadella Calcio è intervenuto , a suo tempo, con proprie risorse, sempre sullo stesso sito, trovando un accordo con il Comune sulla compensazione con l’affitto da versare alla Amministrazione locale.
2- Lo stadio euganeo dal prossimo anno conseguentemente sarà utilizzato solo per alcuni concerti ed eventi musicali organizzati da Zed Live rimanendo per molti mesi l’anno completamente inutilizzato e desertificato.
Ricordo al Sindaco che allora lo stadio fu fra quelli scelti dal Ministero e dal CONI , insieme a Messina e Trieste, in occasione dei Mondiali di Calcio, per beneficiare di un contributo a fondo perduto di 13 Miliardi di lire.
Fu costruito insomma per finalità sportive con parte di finanziamento pubblico. Lo Stato ed il Coni sono d’accordo sulla scelta di non utilizzarlo più ai fini preposti? Si dovrà chiedere una Autorizzazione in deroga ?
3- L’area a suo tempo scelta dal Piano Urbanistico per gli insediamenti sportivi futuri tali da ricomprendere una vera e propria cittadella dello sport con tanto di piscina , campi da tennis, campi da golf, atletica leggera , sede di federazioni sportive e servizi di accoglienza e ristorazione bar e servizi annessi sarà presto fonte di degrado e ricettacolo di spacciatori e nullafacenti o campi di raccolta per migranti in attesa di riconoscimento dello status di rifugiato o di permesso di soggiorno umanitario ?
Gli espropri allora realizzati per finalità pubbliche saranno stati vani con conseguente pregiudizio della qualità della vita dei residenti di Montà, Santo Ignazio e di tutto il quartiere?.
Le scelte operate a suo tempo dalle Pubbliche Amministrazioni erano state condivise da larghissima parte della popolazione mentre ora la scelta del Plebiscito è condivisa soltanto dai pochi tifosi che non amano le curve troppo distanti dal terreno di gioco.
Il bene pubblico si opera a favore della moltitudine dei cittadini mai a favore di pochi.
Ritengo una scelta passatista dunque quella di voler accontentare una sparuta minoranza contro chi grida il disagio sociale dei nostri tempi verso i bisogni più essenziali di fasce deboli della popolazione .
Caro Sindaco ci ripensi dunque per il bene della città , per il benessere dei residenti di Montà, San Carlo, Pontevigodarzere, Arcella, Plebiscito e Mortise che da mesi chiedono inascoltati di rivedere le sue posizioni oltranziste .
Mi piacerebbe molto che Lei riscoprisse i motivi per i quali molti cittadini padovani lo hanno votato convinti del cambiamento promesso in termini di sicurezza, qualità della vita, rilancio delle attività commerciali e della piccola impresa, coinvolgimento dei corpi sociali intermedi , attenzione per le situazioni di disagio sociale, rilancio delle periferie urbane e Amministrazione Trasparente e dialogante con tutti.

Sebastiano Arcoraci
Già Assessore Provinciale allo Sport