Un decalogo per far ripartire Padova: l’analisi di Sebastiano Arcoraci

 

Finalmente è calato il sipario sulla nefasta avventura leghista alla guida di Padova che tante divisioni, lacerazioni ed odio sociale ha provocato nell’intero tessuto cittadino.
L’epilogo finale sabato 12 Novembre scorso, con la caduta del nuovo Ezzelino da Cittadella e la sua corte dei miracoli nelle varie Aziende partecipate locali , tutti rigorosamente non patavini.
Ora bisognerà rimboccarsi le maniche e offrire nuove e più adeguate soluzioni a guidare Padova, patria di Concetto Marchesi, Galileo e G.B. Morgagni, Giotto e più di recente di Mario Volpato, Crescente Ettore Bentsik, Antonio Frigo, o maestri del diritto come Burgese, Trabucchi, Livio Paladin e Mazzarolli .
L’idea è quella di riprendere a pieno ritmo la iniziativa civica coinvolgendo pienamente le espressioni plurali della nostra Città : Università, Associazioni di Categoria, Imprese, il volontariato, ed i vari corpi intermedi che non a caso fanno di Padova la vera capitale del cosiddetto “mondo della società civile”.
Mondo che naturalmente, con la gestione Bitonci , ha visto in questi ultimi due anni, progressivamente chiudersi ogni qualsivoglia spazio di collaborazione e/o semplice dialogo.
A mio parere và da subito individuato una sorta di DECALOGO condiviso con il quale presentarsi ai cittadini per poter fa riacquistare a Padova un ruolo da protagonista , di recente perduto a favore di Verona , Vicenza , Venezia , nello scacchiere politico- sociale ed economico dell’intero Nord-Est.
Rilanciare insomma quello che il nuovo Rettore dell’Università di Padova, all’atto del Suo insediamento, chiamava “spirito di Cambridge” in analogia a quanto sapientemente è riuscita a fare Cambridge rilanciando la propria leadership nello scacchiere delle medie capitali inglesi coinvolgendo nel suo progetto di rilancio tutte le migliori energie presenti nel suo territorio.
DECALOGO :
1-Costituire una Coalizione Civica imperniata su valori e principi culturali di derivazione liberale- popolare e riformista ;
2-Costruire un Programma partecipato dalla Città Plurima come nelle premesse individuata ;
3-Individuare un candidato autorevole, indipendente dai partiti, che sappia privilegiare il lavoro di squadra, condivida e si impegni a realizzare nei prossimi 5 anni di legislatura il nuovo programma elettorale ;
4-Realizzare Istituti di Partecipazione Diretta dei Cittadini attraverso la messa in modo operativa dei Comitati di Quartiere ( mai avviati dall’ex Sindaco) ;
5-Nominare un Comitato di Garanti che stimoli e verifichi periodicamente l’attuazione del programma elettorale ( svilito e stravolto da Bitonci);
6)- Indicare, già in campagna elettorale, almeno un terzo degli Assessori , con la delega specifica ad uno di essi per l ‘ attuazione del programma elettorale sia per assicurare al nuovo Sindaco un team iniziale di sostegno che per indicare agli elettori il metodo della trasparenza e partecipazione dal basso nella futura attività di governo della Città;
7- Definire i nuovi assetti istituzionali ( area metropolitana, grande padova e grande triveneto) attraverso i quali verrà rilanciato il ruolo di Padova ;
8-Stipulare un “Patto” di reciproca collaborazione con le Comunità Straniere per una nuova fruttuosa convivenza civile, nel segno dell’ascolto e della tolleranza, imperniato sui diritti e sui doveri di ogni cittadino- contribuente nel rispetto della identità patavina;
9- Realizzare forti e permanenti sinergie con l’Ente Regione e coi Parlamentari Veneti per la condivisione ed il finanziamento di nuovi strategici progetti per l’area patavina nel settore economico, sociale e culturale ;
10-Promuovere la cultura delle pari opportunità , per favorire , in particolare, l’auto- impresa giovanile e le eccellenze nel campo della ricerca e della innovazione digitale .
Solo se incominceremo subito questo virtuoso percorso saremo in grado di rispondere ai bisogni ed alle domande della nuova, democratica e libera Padova.

Sebastiano Arcoraci
Presidente Circolo Azione Riformista Padova