Le proposte di Sergio Giordani sullo sport a Padova: non solo calcio

 

Dal candidato sindaco di Padova Sergio Giordani, gradito ad una parte del Pd ed anche a raggruppamenti di centro destra che tre anni fa hanno sostenuto il sindaco Massimo Bitonci al ballottaggio, riceviamo e pubblichiamo:
Lo sport di base, lo sport amatoriale, quello praticato da tutti, è un argomento importante nel mio progetto per fare di Padova una città più vivibile, sana e ricca di relazioni sociali positive. Voglio che Padova diventi una città che promuove lo sport per tutti e lo sport di base.

Il Veneto, dopo il Trentino, ha in Italia la popolazione con il minor tasso di sedentarietà e la pratica sportiva è cresciuta, negli ultimi 15 anni, del 17,3 %, mentre il numero dei praticanti continuativi è salito addirittura del 24,8%. Segno che c’è una grande voglia di fare sport, con gli amici, nel tempo libero, di conoscersi e stare insieme, superando diffidenze e differenze. Una voglia che evidentemente all’ex sindaco Bitonci e alla sua giunta non interessa, visto come negli anni scorsi sono state penalizzate le società sportive di base e le famiglie a partire dall’aumento delle tariffe per l’uso degli impianti.

Da sindaco, farò esattamente il contrario, abbassando le tariffe richieste per gli allenamenti e le partite, senza penalizzare le società che gestiscono gli impianti sportivi, che anzi sosterremo in modo adeguato e complementare alla riscossione delle tariffe.

A Padova abbiamo un movimento sportivo enorme, che deve essere tutelato e sostenuto per tutti i valori che sono propri della pratica sportiva: fare squadra, crescere in gruppo, agonismo, rispetto delle regole e rispetto degli avversari, affermazione e stima di sé, socializzazione e amicizia, inclusione sociale e integrazione, senza dimenticare i benefici che una regolare attività garantisce alla salute, a tutte le età.

Abbiamo in città 164 Associazioni-Società sportive, molte delle quali impegnate in più di una disciplina, si possono praticare oltre 40 differenti sport, disponiamo di 81 impianti sportivi comunali o convenzionati, ( 3 nel Q1, 12 nel Q2, 19 nel Q3, 18 nel Q4, 13 nel Q5 e 16 nel Q6) oltre a circa 50 impianti sportivi parrocchiali. Un patrimonio enorme, che vive grazie al lavoro volontario di almeno 3000 persone, calcolando una media di 20 volontari per attività. Padovani ai quali dobbiamo dire grazie per le oltre 500 mila ore di impegno all’anno che mettono a disposizione gratuitamente per tutti noi e per la crescita e l’educazione dei nostri figli.

Però dire loro grazie non basta, contare sulla loro passione nemmeno. Abbiamo il dovere di sostenerli concretamentenel loro impegno.

Oltre alla revisione delle tariffe per l’utilizzo degli impianti ho individuato una altra serie di interventi tangibil e fattibili che da Sindaco intendo realizzare rapidamente, assieme ai miei collaboratori:

-Attiveremo un piano straordinario di manutenzione e messa a norma degli impianti privati no profit e comunali: in molti casi bastano anche poche migliaia di euro, per tenere “in forma” campi da calcio, palestre e spogliatoi.

-Avvieremo accordi con Ulss e Azienda Ospedaliera per accelerare le prenotazioni e contenere i costi delle visite per l’idoneità sportiva .

-Attiveremo accordi con il Coni , le Federazioni Sportive, e gli Enti di Promozione Sportiva, per avviare corsi di formazione tecnica e pedagogica per allenatori e dirigenti.

-Assicureremo la manutenzione dei percorsi “running” e “salute” lungo gli argini e nei parchi per rendere questi spazi utilizzabili da tutti.

-Sosterremo e renderemo più facile la pratica sportiva per le persone disabili.

-Provvederemo a sostenere le attività educative legate alla psicomotricità e ai percorsi sportivi nelle scuole elementari e medie

-Promuoveremo le iniziative di “sport per tutti” e di “cittadinanza attiva” anche per riqualificare e rendere vivibili le piazze e i luoghi di incontro nei quartieri.

-Promuoveremo lo sport e l’attività motoria per qualsiasi età, proprio perché lo sport contribuisce a mantenersi in salute e previene patologie anche gravi come osteoporosi e scompensi cardiaci.

-Coordineremo le politiche di settore, superando gli schemi abituali perché lo sport è contemporaneamente salute, ambiente, scuola, sociale, cultura, gioco e spettacolo.