Francesca Businarolo (M5S): “Conservatorio Pollini di Padova abbandonato a se stesso, la politica si muova

 

«Si riempiono la bocca di come la cultura sia il nostro petrolio, poi nei fatti abbiamo edificio marcescenti che ospitano istituzioni secolari». Francesca Businarolo, deputata del Movimento torna a sollevare il caso del Conservatorio Pollini, la scuola di alta formazione artistico musicale padovana che da anni versa in condizione precarie.

Un breve elenco: numero di aule insufficienti (solo 19 per i 800 studenti), di cui pochissime insonorizzate, pochi insegnanti (81 docenti di ruolo e 50 a contratto), evidenti problemi di infiltrazioni di umidità, crepe nei muri, buchi e scricchiolii nei pavimenti che relegano gli strumenti musicali in angoli ritenuti più sicuri, prolungamento eccezionale di turni per permettere l’utilizzo delle aule da parte degli allievi che, spesso, sono costretti ad esercitarsi suonando all’interno dei bagni.

«Non è questo il luogo adatto dove formare i musicisti che porteranno la nostra bandiera nel resto del mondo – prosegue Businarolo -. Pochi giorni fa, il cinquantesimo rapporto del Censis sui sitemi ad alta formazione musicale ha evidenziato la notevole superiorità dei conservatori italiani, tra cui quello padovano, rispetto al resto del mondo. Il Pollini è anche una realtà ben inserita nel tessuto cittadino e promuove una serie di manifestazione ad interesse pubblico, tra cui gli apprezzati Sabato del conservatorio».

La situazione precaria del Pollini è stata segnalata con un’interrogazione al ministro dell’istruzione Valeria Fedeli. «Già lo scorso anno – nota Businarolo – avevamo evidenziato un’anomalia nell’erogazione dei fondi, che poi è stata in parte ripianato da uni ntervento ad hoc. Ma istituzioni come il Pollini e, in generale, le accademie e i conservatori veneti, meritano sicurezza non l’incerta precarietà di questi ultimi anni».

Di seguito, il link all’interrogazione parlamentare