Convenzioni nei circoli del Pd in Veneto: Santini e Zan soddisfatti

 

Netta affermazione della mozione Renzi tra gli iscritti del Partito Democratico di Padova. Esprimono soddisfazione i coordinatori della mozione, il deputato Alessandro Zan ed il senatore Giorgio Santini. Ora tutte le energie si concentreranno sulle elezioni primarie di fine aprile a cui potranno partecipare tutti i cittadini.
“Gli iscritti di Padova e provincia hanno dato un’indicazione chiara: – affermano i parlamentari – il PD deve continuare con forza e determinazione nella sua azione di riforma del Paese. Dopo il Renzi della rottamazione che aveva suscitato tante speranze e consensi, anche il Renzi che ha riscoperto la dimensione collettiva e comunitaria del partito ha convinto la maggioranza degli iscritti. Ora ci attendono due prove particolarmente importanti: alle primarie del 30 aprile potranno votare infatti non solo gli iscritti ma tutti i cittadini simpatizzanti e sostenitori del centrosinistra, ci sono poi le elezioni nella città di Padova ed in 16 comuni dove il partito democratico e le civiche di centrosinistra possono contare su candidati competitivi ed autorevoli.”
“In questi giorni, muovendomi tra i circoli di Padova e Provincia, ho riassaporato la buona politica fatta dal basso, quella che può davvero cambiare le cose, quella che supera i contrasti, trasformandoli in dialogo sano, diretto, rispettoso. – proseguono i parlamentari – La vittoria della mozione Renzi-Martina è netta e incoraggiante: come uno dei coordinatori della mozione, ho incontrato moltissimi iscritti, che hanno dato vita a un confronto serio e democratico, il vero patrimonio del nostro partito, e che chiedono a gran voce continuità con la stagione di riforme iniziata dal governo Renzi. Le elezioni primarie del 30 aprile sono il prossimo obiettivo, cioè quello di ricevere un mandato chiaro dal popolo del centro-sinistra per continuare a cambiare il Paese”
“Il voto delle convenzioni di circolo rafforza anche il Governo, – concludono Zan e Santini, – invitandolo di fatto a completare la legislatura per proseguire con le politiche di crescita e portare a termine le molte riforme tra cui la riforma della giustizia, quella relativa lavoro accessorio, particolarmente urgente dopo l’abolizione dei voucher e la riforma elettorale.”