Portello sotto scacco dei tunisini. Rossi: “L’amministrazione c’è, dove sono i leghisti?”

 

Ancora violenza al Portello: un somalo da anni residente a Padova è stato aggredito e derubato del telefono (clicca qui per l’articolo del Mattino di Padova). Sulla gestione della sicurezza al Portello riceviamo e pubblichiamo la posizione del vice sindaco Ivo Rossi:
“Sul Portello l’amministrazione comunale c’è e ci sarà. Non abbiamo nessuna intenzione di ripiegare di fronte all’arrivo di decine di tunisini con in tasca il permesso di soggiorno Maroni”.  A dirlo è il vice sindaco Ivo Rossi che questa mattina ha sentito telefonicamente il parroco della comunità di Ognissanti. “Con don Romeo abbiamo avviato un confronto da tempo – aggiunge Rossi – e credo che proprio dalla comunità di chi vive al Portello, assieme alle forze dell’ordine, bisogna ripartire per arginare e respingere quanti sono venuti in Italia per delinquere, facilitati dall’inespellibilità garantitagli dalla fallimentare politica del ministro leghista Maroni. Mi domando che fine abbiano fatto i leghisti che alla vigilia della campagna elettorale hanno distratto dai compiti di sicurezza decine di agenti di polizia per farsi un po’ di propaganda con la raccolta di firme contro il degrado. Noi i fenomeni di scivolamento verso il basso della qualità della vita li abbiamo contrastati con opere di arredo urbano e di riqualificazione. Se non si vuole limitarsi all’invettiva ritengo che i parlamentari di tutti gli schieramenti farebbero un servizio alla città bussando al ministero delle politiche sociali, perché, come hanno più volte ribadito i questori, non basta la polizia, vanno messe in campo  politiche che contrastino la diffusione delle droghe fra i ragazzi, che altrimenti finiscono per alimentare lo spaccio, e, non ultimo, per aiutare il lavoro che da palazzo Moroni stiamo conducendo nonostante i continui tagli di bilancio”.